Quando il calcio diventa mezzo di coesione sociale!

Creato Giovedì, 27 Dicembre 2018 12:38 | Stampa

Due squadre napoletane ed una Srilankese si affronteranno in un torneo di calcio popolare. Football is Coming Home è un progetto che coinvolge la scuola calcio popolare Lokomotiv Flegrea ed il laboratori di calcio dello Scugnizzo liberato e del centro Santa Joseph Vaz, squadra di calcio della comunità Srilankese. Questi ragazzi si affronteranno nel campetto realizzato all’interno dello Scugnizzo Liberato. “Questo torneo è prima e soprattutto un modo per far incontrare i ragazzi, fargli scoprire la città all’interno di un contesto, quello del calcio, al quale tengono molto” ci racconta Riccardo Rosa, uno degli allenatori e coordinatori della squadra Lokomotiv Flegrea.

Il calcio popolare

In Italia esistono solo un pugno di esperienze di scuole calcio popolari per bambini. Una Roma ed un'altra a Firenze oltre la Lokomotiv Flegrea di Bagnoli, tutte nascono dal crocevia fra la passione per lo sport e il mondo della militanza. Una scuola calcio tradizionale generalmente è molto cara, le scuole di calcio popolari riescono ad abbattere i costi grazie al grande impegno di tempo ed energie di chi le gestisce. Per poter assicurare dei prezzi bassi si fondano sul principio dell’autofinanziamento : l’organizzazione di eventi, cene, concerti e merchandising con lo scopo di raccogliere i fondi necessari al funzionamento della scuola. “La nostra scuola, sebbene costi neanche un decimo di quanto costa una scuola calcio tradizionale ( il prezzo è di 15 euro al mese, ma per i più indigenti anche gratis), mantiene un livello di professionalità alto, alla pari delle scuole tradizionali. La nostra offerta formativa è differente solo nei metodi e nei messaggi. Noi insegniamo ai ragazzi uno sport leale, una competitività sana e sportiva, ma anche una visione inclusiva della società. I ragazzi ci ascoltano perché si fidano di noi” racconta l’allenatore Riccardo Rosa. Il progetto della scuola calcio Lokomotiv Flegrea non si limita al calcio: gli educatori e gli allenatori organizzano, oltre alle uscite settimanali di incontri calcistici anche giornate al mare o passeggiate. “Uno dei nostri obiettivi è quello di creare coesione nel gruppo ma anche quello di abbattere i pregiudizi. Nella nostra squadra sono presenti bambini di tutte le classi sociali: dal figlio del libero professionista al ragazzino con una storia familiare più complessa. I ragazzi fanno amicizia, si guardano ed imparano a comunicare. Conoscono persone diverse da loro ed imparano altri codici, non solo in campo”.

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Il torneo

Il torneo di domani vedrà affrontarsi i ragazzi di tre esperienze, tutte diverse ma con un unico denominatore : il calcio e l’etica. Il torneo inizierà alle 10h30 e si terminerà alle 14h con un pranzo sociale. “Essere nel sistema calcistico professionale non significa che aderiamo a tutti i diktat che ci vengono imposti. Il calcio non è l’unica cosa che insegniamo ai ragazzini, noi siamo nel sistema ma in maniera diversa ed è per questo che ci piace organizzare tornei con realtà simili a noi, con le quali condividiamo una scala di valori” continua l’allenatore Riccardo Rosa. Una Scuola Calcio e due laboratori sullo stesso campo e sotto la stessa bandiera.

I ragazzini del quartiere Montesanto del laboratorio dello Scugnizzo Liberato si ritroveranno faccia a faccia con i ragazzini di Bagnoli della Lokomotiv e dei ragazzini Srilankesi della Santa Joseph de Vaz. Tutte esperienze nate dal basso e per rispondere ad una bisogno fondamentale, fare sport. Il laboratorio dello Scugnizzo è forse l’esperienza più giovane, un laboratorio immaginato per creare uno sfogo sportivo ai ragazzini del quartiere, per offrirgli uno spazio sicuro dove giocare. L’esperienza si articola anch’essa su più livelli, oltre agli allenatori nel team sono presenti anche assistenti sociali e psicologi. Questo è il calcio moderno che ci piace!

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