“Non ci lasciamo intimidire” dicono dall’associazione (R)esistenza anticamorra, che rilancia con un nuovo appuntamento
Nuovi attacchi fondo rustico Amato Lamberti di Chiaiano. Nella notte tra domenica 26 e lunedì 27 il bene confiscato, divenuto da qualche anno presidio di legalità gestito dall’associazione (R)esistenza anticamorra, è stato oggetto dell’ennesimo furto di attrezzature per il raccolto.
Particolare inquietante, questa volta il furto era firmato con alcune svastiche. “Una fatto gravissimo – spiegano dall’associazione - che riteniamo sia una risposta politica alle continue prese di posizioni ed iniziative del fondo a favore dell’inclusione e di una idea di antimafia che valorizza le esperienze di lotta e di auto-organizzazione del territorio. Per questo motivo abbiamo scelto di trasformare il consueto agriaperitivo settimanale in un momento pubblico che serva a rimarcare il carattere antifascista del fondo confiscato Selva Lacandona e che serva anche a fare un po’ di cassa per ricomprare le attrezzature che questi vigliacchi hanno rubato. Contro gesti di intolleranza così meschini c’è bisogno di costruire iniziative pubbliche e solidali che mostrino la solitudine e la debolezza di chiunque agisca nell’ombra”.
Per dare subito un segnale i giovani che gestiscono il bene confiscato alla criminalità organizzata rilanciano organizzando per giovedì 30 luglio, a partire dalle 19,30, una serata con Simona Boo e Sasha Ricci (dei 99 posse), una jazz experience in forma di “agriaperitivo”. “Un modo per continuare ad aprire il fondo alla città – dicono gli organizzatori - soprattutto dopo i fatti di domenica notte e anche in occasione dei campi estivi dei ragazzi e della ragazze che ogni settimana vengono a conoscere le battaglie e le contraddizioni del territorio da tutta Italia. Un’occasione per trascorrere insieme qualche ora al fresco sorseggiando il nostro vino, e gustando i nostri consueti panini con le salsicce o il nostro menù vegano! Respingiamo il fascismo con la solidarietà e la cooperazione”.
Parole di solidarietà arrivano da tante associazioni presenti sul territorio e dal sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. “Sono vicino a Ciro Corona e ai soci dell’associazione (R)esistenza anticamorra per l’ennesimo attacco intimidatorio. Oltre al furto di molte attrezzature, questa volta l’atto lascia come firma tre svastiche sulle pareti del fondo e sulla bandiera di Libera”. “In una pericolosa escalation di violenza, questa ultima azione criminosa – continua il primo cittadino - segue un furto di attrezzature perpetrato ai danni dell'associazione Fattoria Fuori di Zucca in pieno centro di Aversa ed i terribili incendi che hanno completamente distrutto un pescheto gestito dalla Cooperativa NCO a Teano e i capannoni dell'azienda Cleprin a Sessa Aurunca solo pochi giorni fa”.
“Tutte le realtà che stanno subendo questi attacchi sono parte attiva del progetto Pacco alla Camorra, uno dei più rilevanti esempi di economia sociale, una rete di soggetti che fanno della difesa dei beni comuni il loro baluardo, utilizzano i beni confiscati come loro sede e li trasformano da luoghi di morte e inciviltà in terreno fertile di esempio civile”, ha anche detto de Magistris. “Non possiamo lasciare che questa parte sana del territorio, napoletano e campano, rimanga isolata – ha infine concluso il sindaco di Napoli - Chiedo pertanto anche alle altre istituzioni di lavorare insieme in difesa di queste realtà che tanto fanno sui territori, al fine di strappare il velo di omertà e di indifferenza che le rende scandalosamente invisibili”.