Da anni ormai, a più riprese, se ne paventava lo sfratto quando non la chiusura, al punto tale che l’hashtag #ILGRIDASnonsitocca era diventato un must, accolto e sostenuto da numerosi intellettuali e rappresentanti della società civile partenopea, tra cui Maurizio Braucci, Maurizio de Giovanni, Erri De Luca, Daniele Sepe, Daniele Sanzone, Peppe Lanzetta, Enzo Avitabile, Marisa Laurito. Ma ora uno dei pochi presidi di legalità ancora presenti sul territorio di Scampia rischia davvero di scomparire.
Qualche giorno fa una sentenza del Tribunale civile di Napoli ha infatti stabilito che Il Gridas – Gruppo di risveglio dal sonno, l’associazione culturale impegnata nel recupero della periferia nord di Napoli da decenni, occupa “senza titolo” il complesso di Monterosa, uno stabile abbandonato di proprietà dell’Ex istituto autonomo delle case popolari. Dopo una lunga causa civile intentata dalla società Acer-ex Iacp, ecco il verdetto: il Gridas deve immediatamente lasciare l’immobile occupato abusivamente nonché pagare spese processuali per oltre 10mila euro.
Quella realtà che, con i colori del suo Carnevale ispirati dall’artista Felice Pignataro, è diventata punto di riferimento di una periferia conosciuta fino a qualche anno fa solo per essere la principale piazza di spaccio d’Europa deve abbandonare quel territorio: quella stessa realtà che oggi viene riconosciuta come presidio culturale da Procida Capitale della cultura 2022.
Immediata la reazione a mezzo Social: “Mentre eravamo ancora presi dall'entusiasmo per il 40° Corteo di Carnevale di Scampia che ha riportato per le strade centinaia di persone a riappropriarsi degli spazi comuni e delle proprie vite dopo due anni di pandemia, è arrivata la sentenza del processo civile intentato dallo ex-IACP al GRIDAS: condannati! Non ci stiamo. Interpelliamo nuovamente le istituzioni pubbliche affinché si facciano carico della questione nella speranza che questa volta, mentre Mirella La Magna e il GRIDAS vengono riconosciuti ufficialmente da Procida Capitale della Cultura 2022 come presidio Culturale destinatario di una delle 22 lettere sul futuro, si riesca a uscire una volta per tutte da questa paradossale contraddizione che si trascina da troppi anni ormai. Rilanciamo la mobilitazione a sostegno del GRIDAS”.
Numerosi già i messaggi di solidarietà arrivati, tra cui quello di Maurizio Braucci, Francesco Di Vaio, dello stesso Daniele Sanzone degli A67, che a Felice Pignataro nel 2008 dedicò anche la canzone “Felice”. Intanto venerdì 18 marzo 2022 alle 18,30, è in programma un incontro di coordinamento per definire le prossime mosse della mobilitazione che non si è mai fermata.
Il GRIDAS (gruppo risveglio dal sonno) è un'associazione culturale senza scopi di lucro che si propone di svegliare le coscienze assopite. L’associazione fu fondata a Scampia nel lontano 1981 dall’artista di strada Felice Pignataro, che ne diede la sua impronta originale grazie ai coloratissimi murales realizzati con gli altri membri del gruppo per rendere visibili le battaglie più importanti portate avanti nella periferia Nord di Napoli. È stata riconosciuta, per le sue attività, patrimonio comune.
M. N.