Di professione fa l’avvocato, ma da sempre ha una grande passione: quella per gli animali. Così, dal Tribunale di Napoli, Paola Carbone corre al centro cinofilo “Play dog” di Marcianise, in provincia di Caserta, dove ad aspettarla ci sono i suoi "trovatelli".
«Da qualche anno - spiega Paola - recupero cani dalla strada, dai canili, dalla Asl. Li porto in pensione qui al rifugio e li faccio curare dalla veterinaria, perché generalmente sono in condizioni pietose. In particolare, mi occupo di cani grandi di età e anche di taglia, soprattutto di Pitbull e Dobermann, la mia grande passione. Questo perché i cuccioli hanno più possibilità di trovare una famiglia, mentre gli altri rischiano di trascorrere il resto della loro vita dietro le sbarre».
Sono almeno un centinaio all'anno gli amici a quattro zampe che riescono a trovare una casa grazie a Paola che, in questa missione d'amore, è affiancata dalla sua “socia” Marta Garzone e dalle sue carissime amiche dell’Oipa, Teresa Ciampa ed Enza Buono, un aiuto prezioso per le adozioni e per la pubblicazione dei post sui social.
E proprio sui social arriva la maggior parte delle richieste di adozione. «Prima di tutto - continua Paola - faccio una chiacchierata telefonica con gli aspiranti adottanti, poi invio un questionario che deve essere compilato e firmato. In contemporanea controllo la cosiddetta black list: verifico che chi ha avanzato la richiesta non sia presente in questo elenco di chi è considerato non idonee. Se è tutto nella norma, contatto la volontaria del posto che va a casa della persona interessata. Se dopo i controlli e il colloquio con tutta la famiglia, la volontaria mi dà l'ok, si procede con l’adozione. I cani che vanno al Nord partono in camion con una staffetta, sistemati in tutta sicurezza nelle gabbie per il viaggio. C'è, però, anche un post adozione: resto in contatto con le famiglie per sapere come procede la nuova vita in compagnia del cane adottato».
E sulla cattiva fama dei Pitbull, considerati tra le razze più aggressive e pericolose, Paola è pronta a sfatare questo luogo comune.
«Sono cani di gestione non facile - sottolinea Paola - ma affettuosi e giocherelloni, molto utilizzati nelle pet therapy. Hanno semplicemente bisogno di un padrone dal polso fermo che gli impartisca le regole. Purtroppo, soprattutto in Campania, il Pitbull viene preso per moda. Molti ragazzini si fanno comprare un cucciolo a 50-100 euro, poi quando cresce si rendono conto che è un grande impegno e lo abbandonano. Io vieterei assolutamente le cucciolate casalinghe perché il numero dei Pitbull lasciati per strada, legati ai pali, nei canili, accalappiati dalle Asl è davvero impressionante».
Per le adozioni: 335 5320974
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Donatella Alonzi