Sono passati ben 12 anni dalla nascita del team multietnico dell’attuale Napoli United, già Afro-Napoli United, la seconda squadra di calcio della città.
“Dodici anni di storia, di passione, di calcio e integrazione. Anni in cui abbiamo realizzato tanti sogni, conseguito importanti successi e raggiunto obiettivi che ci hanno portato fin qui. Grazie a tutte le persone che in questi anni ci hanno sostenuto, che hanno contribuito a far crescere il progetto Afro-Napoli e poi Napoli United. A chi ci ha sostenuto nelle grandi e piccole battaglie di inclusione e di riconoscimento dei diritti umani e non ultime quelle sportivi, grazie al riconoscimento del campionato di Eccellenza come d'interesse nazionale. Ed il meglio deve ancora venire”, comunica dai suoi Social la società calcistica che lotta contro ogni forma di razzismo e discriminazione attraverso lo sport.
Oggi Napoli United è una cooperativa sportiva dilettantistica sociale del gruppo Gesco.
La squadra di calcio multietnica nasce per iniziativa di Antonio Gargiulo, attuale Presidente, e dei senegalesi Sow Hamath e Watt Samba Babaly. Nei dodici di attività la società ha coinvolto cittadini del Senegal, Costa D'Avorio, Capo Verde, Niger, Tunisia, Paraguay, Cile, Brasile, Argentina, Ghana, Portogallo, Francia, Ecuador, San Salvador, come prova di un sentimento di amicizia e fratellanza internazionale che può nascere attraverso lo sport. Nell’arco di 12 anni la società ha raggiunto obiettivi importanti sia dal punto di vista del risultato sportivo che sociale, riuscendo ad affermarsi come realtà d’eccellenza rispetto a tutto il panorama nazionale.
Il lavoro in campo dell'Afro-Napoli rappresenta un modello riconosciuto dal Ministero del Lavoro e dal CONI come prima delle migliori pratiche in Italia nel campo dello sport e dell'integrazione, che l'organizzazione esporta all'esterno per contribuire a rafforzare il processo di inclusione attraverso il coinvolgimento delle scuole locali, delle istituzioni e delle comunità di migranti. Importanti riconoscimenti al valore sociale delle attività promosse dal Napoli United sono rappresentati anche dal premio “Goccia d’Oro” ricevuto nel 2012 a Rapolano Terme e la ricezione dell’Attestato di Riconoscimento della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità e UNAR in occasione della Settimana Nazionale Contro il Razzismo. La crescita del progetto multiculturale è inoltre proporzionale rispetto ai successi sportivi raggiunti e ha permesso all'organizzazione di creare nel 2017 un centro di accoglienza, co-finanziato con fondi europei e dal gruppo Gesco per ospitare 54 richiedenti asilo.
Nel 2019 il Napoli United inizia ad accrescere la propria dimensione europea vincendo in partenariato il primo progetto europeo "MiSport-Migrants Inclusion Through Sport" della call Erasmus + Sport 2019 presentato dall’Associazione capofila Au Carrefour de l’Europe, con sede in Francia e nelle Reunion Island; partecipa come organizzazione esperta nel settore a livello locale per il progetto “Dialect”, co-finanziato attraverso il programma europeo Just, e il progetto “CapaCity Metro”, co-finanziato con fondi FAMI. Nel 2020 la società consolida la partecipazione ai partenariati europei vincendo i progetti “Play” e “Rebokin” della call Erasmus Sport + 2020 presentati rispettivamente da Association Impressu, con sede in Romania, e SPELL, con sede in Malatya, città turca al confine siriano. Inoltre, la collaborazione già avviata durante il Congresso di Cergy “Olympisme: un mirror et un aguillone pour des societes en mutations” con il Centro di Studi Olimpico e il Comitato Internazionale Pierre de Coubertin porta alla pubblicazione di un primo articolo internazionale sulla prestigiosa rivista Diagoras.