Un fantastico progetto per l’infanzia ideato a Napoli coinvolge anche le città di Bari, Modena e Roma in un’azione di contrasto della povertà educativa minorile. Selezionato da “Con I Bambini” vuole offrire la possibilità a tutti i bambini di appropriarsi della bellezza della cultura, condividere esperienze e generare una reale economia.
Il progetto realizzato grazie a “Con I Bambini”, fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, AC - Affido Culturale coinvolge circa 800 nuclei di famiglie/persone aderenti a 29 appuntamenti culturali gratuiti a città da svolgere in 14 mesi, a scelta tra musei, teatri, cinema, librerie, fattorie didattiche e altre attività culturali. È un unicum nel suo genere poiché utilizza il 40% del contributo per finanziare concretamente le attività culturali, compreso il trasporto e la merenda.
AC unisce in un’unica rete ben 25 realtà: tutte vantano una grande esperienza nel mondo culturale e della formazione, e molte sono già dedite da tempo proprio al mondo dell’infanzia, collaborando con enti scolastici e istituzioni politiche. In particolare, il progetto si arricchisce della partecipazione attiva del Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università degli studi di Napoli “Federico II” e del Consorzio MIPA per monitorare, valutare e verificare le attività del progetto, lo stato di realizzazione e di ottimizzazione del progetto stesso in modo che possa diventare autonomo. “AC” è stato tradotto anche in lingua Cinese grazie alla collaborazione con l'associazione “Ciao Cina” a Napoli. AC sogna un futuro in cui scambio, dono di sé, fiducia e reciprocità, passione e spirito di iniziativa, attenzione per l'altro e responsabilità, si diffondano nella società e siano di guida per le scelte individuali e collettive.
La genesi del progetto
Nasce nel cuore di Napoli presso la Fondazione del Pio Monte di Misericordia, tra la guglia di San Gennaro e via dei Tribunali in un’area dove sono concentrate la bellezza dell’Opera di Caravaggio e una popolazione che vive in condizioni difficili con bambini che sono troppo coinvolti in questo disagio per avere il modo di apprezzare ciò che li circonda.
Nobile Don Nicola Caracciolo di San Vito dei Duchi di San Vito, Governatore alla Beneficenza e all'Assistenza del Pio Monte della Misericordia sottolinea: “Il Pio Monte nasce nel 1602 e i suoi fondatori commissionarono quell’opera meravigliosa di Caravaggio che mette insieme bellezza, arte e povertà educativa minorile. Un’opera che dà il senso di come l’arte e la bellezza siano uno strumento fondamentale prezioso per avvicinarsi agli altri”.
Partner del Progetto è il Teatro dei Piccoli gestito dall’associazione Le Nuvole composta da esperti dell’infanzia che ideano e realizzano - da oltre 35 anni - azioni sperimentali nel campo delle arti, della scienza e della cultura, pensando al diritto dei giovanissimi di imparare giocando per crescere creativamente e liberamente attraverso linguaggi innovativi.
Ivan Esposito, Project Manager del progetto di Affido Culturale racconta: “Il Teatro dei piccoli è culla del progetto immaginato due anni fa. Uno dei luoghi destinato alla cultura dell’infanzia nato nel 1939, ma che ha iniziato a funzionare solo nel 2014. Il progetto ha raccolto una sfida: aumentare e ampliare il pubblico dei bambini che fruisce di servizi culturali. Chiediamo alle famiglie che normalmente vanno con i figli al cinema, al teatro o al museo di portare con sé anche i bambini che non ci vanno. Abbiamo immaginato che un sistema di solidarietà tra famiglie ci consentisse di conferire dei voucher per le spese dei biglietti, della merenda e dei trasporti pubblico e dell’auto privata e fare in modo che almeno 100 bambini in povertà educativa di ogni città coinvolta possano realizzare almeno 29 uscite. Ogni bambino nell’arco di 1 anno frequenterà un insieme di strutture culturali censite e convenzionate. È un’innovazione più unica che rara anche il fatto che il partenariato ha deciso di non trattenere tutto il budget, ma di finanziare un tessuto di enti culturali anche piccoli delle quattro città così da alimentare le attività culturali”
AC è attivo nel Centro Storico, a Pianura e Scampia, territori delle scuole partner. La prima zona, patrimonio Umanità Unesco, ha molti spazi culturali e artistici, ma anche ataviche criticità e forte pervasività criminale: “paranze” di adolescenti e preadolescenti impegnati nel racket, nello spaccio, nelle “stese”. Pianura è una periferia incontrollata; ha le stesse criticità del centro storico, ma è priva delle risorse culturali e del sentimento di comunità presenti ai Decumani. Di Scampia si sa tanto, ma qui vogliamo ribadire che ci sono Centri culturali di grande qualità come Gridas, Mammut, Scugnizzeria.
Cos'è Affido Culturale?
Affido Culturale parte dalla valorizzazione dell’esperienza dell'affido familiare, per offrire la possibilità ai bambini che normalmente non hanno modo di arricchirsi culturalmente, di appropriarsi della bellezza della cultura. Questo è possibile usufruendo di attività create appositamente per loro grazie all'abbinamento di coppie di persone (selezionate e poi messe assieme tenendo conto di diversi fattori) che mettono a disposizione il loro tempo. Questa “condivisione” permette alle persone e ai bambini di vivere insieme esperienze ed emozioni. Inoltre, questo progetto è un unicum nel suo genere perché utilizza circa il 40% del contributo per finanziare le attività culturali nei quattro territori, in modo da creare Patti Educativi (garanzia) e una reale economia che “circola” attraverso l'utilizzo di una APP, creata da HPO, capace di tracciare gli “e-ducati” (moneta virtuale solidale), divulgare gli eventi e monitorare l'uso dei fondi da parte dei partecipanti.
Marco Musella, professore del Dip. Di Scienze Politiche dell’Università Federico II di Napoli che si occupa della valutazione e del monitoraggio spiega: “La cultura può aiutare le persone a vivere meglio e il loro inserimento nella società; i bambini e i ragazzi vanno avvicinati alla cultura fin da piccoli. Noi abbiamo un ruolo di accompagnamento del progetto per valorizzarne le potenzialità”. La valutazione sarà realizzata nei 3 anni del progetto e a 2 anni di distanza per verificare il consolidamento dei risultati attesi attraverso un questionario multidisciplinare somministrato sia al gruppo in trattamento, sia al gruppo di controllo formato da bambini che non beneficiano degli interventi così da valutare l’effettiva efficacia dell’azione.
La parola chiave è cambiamento
AC parte dal concetto che: la povertà educativa è uno dei virus più pericolosi. “C’è un mare di bambini che non riesce a fare cose semplici: andare al cinema, a teatro, al museo, in una fattoria didattica o in uno science center”. E, poi, cercare di contrastare la povertà educativa significa avere una responsabilità comune nei confronti di tutta la comunità, che va coinvolta. Nello specifico, il progetto si propone di apportare un “cambiamento”: cambiare tale situazione è uno degli impegni presi attraverso un gesto facile, ossia il condividere momenti. Un genitore, ma anche un single, che abitualmente accompagna i suoi bambini al cinema, a teatro, al museo o in libreria, (o ha il tempo di farlo), può portare anche un bambino – eventualmente con un membro della sua famiglia – che in questi luoghi non entrerebbe. Le cause di questa mancanza possono essere diverse e non sono dovute necessariamente a problemi economici. A tali motivazioni, si possono aggiungere le barriere linguistiche per i piccoli migranti e le barriere fisiche per i bambini con disabilità. AC cerca di andare incontro a tali difficoltà, offrendo esperienze di condivisione e scambio, in cui si adopera in maniera concreta tutta la comunità. Infatti, anche un museo, un teatro, un cinema che si convenziona con AC potrà legittimamente vantare una responsabilità sociale che può trasformarsi in un incremento di pubblico e di incassi.
Affido Culturale stringe Patti Educativi e crea gli “e-ducati”
Questo insieme di fruizioni culturali condivise fa sì che ogni coppia di famiglie/nuclei di persone stringono un Patto Educativo: un sostegno complessivo multidimensionale promosso, garantito e monitorato dalla Scuola. Nell’ambito del progetto, le Istituzioni scolastiche si occupano, infatti, di individuare i bambini e le famiglie-destinatarie e di fungere da garante fiduciario collaborando nella stesura del Patto Educativo con le famiglie. A questo punto, ad ogni famiglia-risorsa viene affidata una dotazione di “e-ducati”: una moneta virtuale solidale, con cui pagare i biglietti di accesso a luoghi della cultura convenzionati ad hoc in quella città. Le transazioni in e-ducati viaggiano sulla APP appositamente realizzata, che facilita il monitoraggio finanziario e delle attività, oltre che il fundraising di progetto. Sono inclusi trasporti e merenda.
Un progetto che si apre all’esterno
AC è un progetto che si apre all'esterno, grazie alla volontà di tessere nuove relazioni con realtà culturali e istituti scolastici delle città in cui svolge la propria azione. Lo spirito è quello di essere in rete per cambiare il territorio insieme, andando nella stessa direzione. Per questo motivo, i referenti del progetto di Napoli, Roma, Bari e Modena stanno stipulando rapporti di collaborazione e convenzioni con associazioni, enti e istituti scolastici con i quali condividere il progetto in modo da arricchire tale esperienza. Le famiglie-risorsa e le famiglie-destinatarie hanno così maggiori opportunità di condividere e trascorrere assieme momenti dedicati ad attività dove la cultura incontra il divertimento. AC sogna un futuro in cui scambio, dono di sé, fiducia e reciprocità, passione e spirito di iniziativa, attenzione per l'altro e responsabilità, si diffondano nella società e siano di guida per le scelte individuali e collettive.
Come si può partecipare?
Contattando i referenti della propria città tra Napoli, Bari, Modena e Roma.
Per maggiori info: https://percorsiconibambini.it/ac-affidoculturale/
AdG