C’era una volta in un posto che tutti credevano brutto, una giovane attrice, dei ragazzini talentuosi e un bellissimo film…
Potrebbe cominciare così la storia di Sufficiente, il cortometraggio di Maddalena Stornaiuolo e di Antonio Ruocco che da un laboratorio di teatro gratuito per i giovani ragazzi di Scampia è arrivato a ricevere il Nastro D’argento, uno dei premi cinematografici più ambiti.
Una favola moderna che andrebbe raccontata a tutti, una storia che dimostra che quando al talento e all’impegno ci aggiungi la passione e tanta umanità possono accadere cose straordinarie, piccoli miracoli che riescono a convincerti che un mondo diverso è possibile.
Storie che sono capaci di spiegarti in pochi secondi il senso profondo delle cose.
“Ancora non ci credo, è un momento di euforia. Non mi sembra vero che il corto nato dalla mia Scugnizzeria possa essere arrivato così lontano, dal Festival di Venezia fino a questo riconoscimento così importante che francamente nessuno si aspettava. Non vedo l’ora che arrivi Settembre per ritirare il premio e festeggiare qui nel quartiere, il mio quartiere, per dimostrare finalmente che Scampia non è solo terra di camorra, non è solo un morto ogni tre giorni, ma è molto di più.
Vorrei che Scampia potesse diventare un Hub, un laboratorio di sperimentazione artistica a cielo aperto”.
Maddalena Stornaiuolo ci racconta così, con l’entusiasmo e la passione di chi crede fortemente in quello che fa, il suo Sufficiente, premiato tra i corti specificamente dedicati ai temi del sociale.
Il cortometraggio è nato dal corso di produzione cinematografica con Gianluca Arcopinto e Vincenzo Marra a La Scugnizzzeria, il laboratorio teatrale che Maddalena dirige a Scampia, nel cuore della periferia napoletana.
“Alcuni ragazzini quando salgono sul palco e recitano sono più veri di quanto non lo siano fuori dal teatro. Per strada loro sono obbligati a sembrare forti, talvolta bulli. Poi lavori con loro, li conosci e ti rendi conto che sono bambini come tutti. Hanno solo bisogno di essere accolti, coccolati, ascoltati. Il teatro diventa quindi una vera e proprio scuola di vita, li aiuta a crescere, insegna a loro rigore e disciplina. Tra di loro poi capita spesso che ci siano poi dei veri e propri talenti come Alessio Conte, il protagonista di Sufficiente”.
Il corto racconta la storia di un quindicenne che si presenta agli esami di licenza media e viene accolto dai professori con lo scetticismo e il pregiudizio riservato ai pluri-ripetenti.
Ma il ragazzo non si perde d’animo e racconta la sua tesina che parte dalla storia, la sua storia, segnata da un fatto drammatico, per arrivare a parlare del corpo umano e del Cristo Velato.
Un film a forte tematica sociale che rappresenta un po’ la sintesi del percorso artistico e personale di Maddalena che con Sufficiente è al suo esordio come regista ma che al cinema tra i tanti ruoli è stata Gelsomina Verde, la ventiduenne barbaramente torturata e uccisa la cui unica colpa era avere un amico (ed ex fidanzato) coinvolto nella sanguinosa faida di Scampia.
“Mi piacerebbe continuare a raccontare le donne di Scampia. Vorrei portare in un film le mamme di questo quartiere. Sono nata, cresciuta e oggi lavoro su questo territorio e sono tante le storie di donne sole, con i mariti in carcere per esempio, che si portano addosso con molto coraggio il peso della famiglia, dei figli. Le donne sono un po’ il motore, il cuore pulsante del quartiere. Poi mi piacerebbe lavorare anche sulla figura di Lucignolo, l’amico cattivo, quello che nella favola di Collodi porta Pinocchio sulla cattiva strada. Ecco mi piacerebbe guardare le cose dal punto di vista di Lucignolo, portare il ragionamento su altre prospettive”, continua Maddalena, a proposito dei suoi progetti futuri.
Sufficiente sarà al cinema il prossimo autunno e verrà proiettato insieme a “Gelsomina Verde” , il film diretto da Massimiliano Pacifico.
Due storie che raccontano di Scampia, di una periferia a volte sfortunata, di enormi palazzoni di cemento.
Due storie che parlano anche di un riscatto possibile, della cultura come arma di rinascita, di un’umanità che sorprende ogni volta.
Quella di “Sufficiente”, di Maddalena, dei giovani attori è decisamente una bella storia che dalla periferia di Scampia li ha portati sul red carpet del Cinema internazionale.
Una di quelle favole che potrebbero addirittura terminare con il più classico dei “Vissero felici e contenti”.
Anzi no, per abbattere i muri del pregiudizio bisogna avere coraggio e anima.
E allora “vissero felici e combattenti” mi sembra il finale più giusto.
A Maddalena, ai ragazzi, a chi ogni giorno combatte concretamente affinché qualcosa di buono possa accadere “in bocca la lupo”.
Anzi come si dice a teatro prima di entrare in scena “Merda Merda Merda!
Chi è Maddalena Stornaiuolo
Trentatré anni, occhi verdi, un volto da ragazzina e un fisico da modella: Maddalena Stornaiuolo è nata e cresciuta a Scampia, dove vive tuttora con il marito Rosario Esposito La Rossa, e la figlia. Ha iniziato a recitare sin da bambina e ha già un curriculum di tutto rispetto, come attrice - ha già lavorato con i grandi del cinema italiano da Matteo Garrone a Sergio Castellitto, solo per citarne alcuni - doppiatrice e ora anche regista. A Scampia dirige la scuola di recitazione per i ragazzini di Scampia e con il marito la libreria-laboratorio teatrale Scugnizzeria.
Giovanni Salzano