Siamo nel 2002, il 28 Luglio precisamente. Mario all’epoca, ha sedici anni e mezzo. Dopo un tuffo, subisce una lesione midollare c4/c5, ASIA A, che lo rende tetraplegico. Paolo Manzo fotoreporter napoletano racconta la storia di Mario in tre anni di scatti e amicizia.
“Mario, stamattina il tempo non è buono, che ci vai a fare al mare? Lui mi rispose di non preoccuparmi, che ogni momento è buono per entrare in acqua. Lo fissai perplessa, avevo solo 13 anni, e per me il mare senza sole valeva poco. Lo guardai ancora e senza neanche sapere il perché gli dissi di stare attento. Glielo dissi, ne sono sicura” ricorda Paola, la sorella di Mario. Siamo nel 2002, il 28 Luglio precisamente. Mario all’epoca, ha sedici anni e mezzo. Dopo un tuffo, subisce una lesione midollare c4/c5, ASIA A, che lo rende tetraplegico.
“Nel 2015 conosco Mario e un anno dopo inizio a seguirlo- racconta Paolo Manzo-. Passo con lui intere giornate, dalle otto del mattino fino a mezzanotte, entrando con discrezione nel suo nucleo familiare, composto dalla madre e da due sorelle. Ho cominciato questo progetto perché volevo mettermi in gioco in prima persona, capire fin dove potevo spingermi, volevo avvicinarmi a una situazione a me sconosciuta per capirla davvero. Il rapporto che si è creato con Mario, entrare nel suo mondo, vivere la sua quotidianità, mi ha permesso di superare quei limiti che io stesso avevo. Mario vive la sua vita e le sue battaglie con una grande spontaneità. Frequentando Mario ho cominciato a integrarmi con la famiglia, creare un legame, interagire con loro, renderli partecipi del progetto, esprimere i miei dubbi e le mie perplessità. Mi sono inserito in un contesto di equilibri particolari, mi sono esposto in prima persona. Ci sono stati giorni di scatti intensi e giorni in cui non ho scattato, giorni di riflessione che mi hanno permesso di integrarmi con loro e portare avanti il progetto”.
Manzo ha deciso di trasformare questo incontro speciale in un libro e iniziare una campagna di crowdfunding proprio per riuscire a trattare l'argomento in maniera libera da ogni vincolo e anche perché, spiega il fotografo “le case editrici tradizionali non hanno interesse a trattare queste tematiche considerate "poco commerciali". Il suo scopo è arrivare a completare il goal delle prevendite di 200 copie che gli permetteranno finalmente di pubblicare il libro.
Paolo Manzo nato a Napoli nel 1986, è un fotografo professionista e fotogiornalista freelance. Nel 2008 si è diplomato in Arti Visive presso l’Istituto Europeo di Design di Roma. Scatta foto incisive su temi sociali, politici ed economici, legati prevalentemente alla periferia di Napoli e del territorio circostante e collabora con giornali di rilevanza europea, come El Pais.
Questo il lino del crowdfunding: https://crowdbooks.com/it/m/?fbclid=IwAR25FVma2sqw-RWFsl8yhszc9_v5j7K-KFiU0ITpBF4Ffg0MNX5G3EMQ9jY