Nell’ambito del progetto “Strategie per la conciliazione vita-lavoro”, Le Kassandre, associazione di promozione sociale al fianco delle donne, in partenariato con BIG BANG Production e con il Comune di Ercolano-ambito n. 29, giovedì 20 giugno dalle 17.00 alle 19.00, nelle Scuderie di villa Favorita in Corso Resina 300-302 ad Ercolano, il “Focus Lab” “Dal disagio all’emancipazione femminile: l’esperienza delle Lazzarelle”.
Le referenti e le lavoratrici della cooperativa Le Lazzarelle del carcere di Pozzuoli raccontano la loro esperienza alle donne lavoratrici e non lavoratrici di Ercolano. L’incontro gratuito aperto a tutti rientra nel progetto “Strategie per la conciliazione vita-lavoro” gestito dall’associazione Le Kassandre in partenariato con BIG BANG Production e con il Comune di Ercolano-ambito n. 29 in seguito alla vittoria del bando “ACCORDI TERRITORIALI DI GENERE” OBIETTIVI SPECIFICI 3 (R.A. 8.2) E 9 (R.A. 9.3) DEL P.O.R. CAMPANIA FSE 2014-2020 APPROVATO CON D.D. N. 67 DEL 2016. Il piano che si dipanerà fino a giugno 2020 mira allo sviluppo di misure e attività che consentano alle donne del Comune di Ercolano di conciliare meglio i loro obblighi professionali e familiari. “Strategie per la conciliazione vita-lavoro” essendo dedicato a: lavoratrici e famiglie, donne in età lavorativa, imprese, operatori del sistema socio-economico e culturale inoltre, punta a promuovere una “cultura” di conciliazione fra le imprese private e pubbliche e le donne attraverso la sensibilizzazione degli operatori dei settori imprenditoriali, pubblici e sociali, la diffusione di modelli gestionali socialmente responsabili e la promozione di nuove opportunità di lavoro attraverso il raccordo tra donne e imprese.
I Focuslab, sono percorsi informativi e di sensibilizzazione strutturati con l’obiettivo di favorire l’incontro tra le donne di Ercolano e i potenziali datori di lavoro. I seminari, gratuiti, sono strutturati per aiutare le donne di Ercolano a conciliare meglio vita privata e vita lavorativa; a offrire alle donne inoccupate percorsi di orientamento volti a comprendere le proprie competenze; a supportare le donne che vogliono conoscere i loro diritti in ambito lavorativo. Quando possibile si tenterà di mettere in relazione domanda e offerta di lavoro per rendere l’aiuto più concreto.
Dopo i seminari del 28 maggio e del 4 giugno diretti dalla counselor Laura Ruocco e dall’esperta in risorse umane Giuliana Esposito si prosegue il 20 giugno e il 4 luglio con due seminari tenuti dai referenti di due importanti realtà lavorative: La Cooperativa Le Lazzarelle, impegnata da anni nella promozione del lavoro nel carcere di Pozzuoli, e la Banca Unicredit, specializzata nella creazione di impresa.
Giovedì 20 giugno dalle 17.00 alle 19.00, nelle Scuderie di villa Favorita in Corso Resina 300-302 ad Ercolano, il “Focus Lab” “Dal disagio all’emancipazione femminile: l’esperienza delle Lazzarelle”. L’incontro con le donne di Ercolano sarà tenuto dalle referenti della Cooperative Lazzarelle che riunisce le detenute nella Casa Circondariale di Pozzuoli (Napoli), ha scelto di realizzare un caffè artigianale, senza additivi e attento all’ambiente, il Caffé Lazzarelle. La Cooperativa nasce, nel 2010, dalla convinzione che il carcere non debba essere un luogo oscuro e dimenticato e che è sempre possibile, anche nelle condizioni più difficili, che le donne siano protagoniste del loro cambiamento.
A disposizione delle donne di Ercolano, da febbraio 2019 fino a fine progetto, sono aperti i Concilia point, punti informativi gestiti da professionisti dell’associazione Le Kassandre, competenti nell’approccio di genere alla tematica del lavoro, che offrono servizi di orientamento lavorativo, bilancio delle competenze, riscrittura del C.V., consulenze specifiche su normative e supporto a situazioni di disagio.
Gli sportelli sono attivi il lunedì dalle 15.00 alle 18.00 presso La Locanda di Emmaus Onlus in C.so Resina, 319 ad Ercolano e martedì e venerdì dalle 10.00 alle 13.00 nell’Asilo nido Seme di Pace in via Patacca, 96 ad Ercolano.
Inoltre sono già stati espletati i bandi per l’erogazione di voucher per servizi a titolarità privata accreditati presso l’Ambito N29 di Ercolano per i servizi di conciliazione di cura dell’infanzia e lavoro: il Nido, la Ludoteca e Centro Estivi e sono già stati inseriti 10 bambini (dai 0-36 mesi) figli di donne residenti nel Comune di Ercolano nel NIDO - Semi di Pace, via Patacca 96.
Clara Fargnoli, psicologa, psicoterapeuta, tra le fondatrici dell’associazione le Kassandre, coordinatrice del progetto spiega: “Abbiamo strutturato il progetto “Strategie per la conciliazione vita-lavoro” per sensibilizzare le donne del Comune di Ercolano rispetto alle tematiche che riguardano il lavoro e la conciliazione vita lavoro, offrendo loro una serie di servizi che vanno da punti informativi, dove le donne possono essere prese in carico e accompagnate in percorsi di orientamento lavorativo, all’erogazione di voucher laddove ci sia la necessità di inserire i figli nel nido o in ludoteca per conciliare tempi di vita e di lavoro. Il progetto prevede anche contatti con le aziende del territorio finalizzati a comprendere la conoscenza che esse hanno sulle tematiche del progetto, ma anche, ove possibile, a mettere in relazione domanda e offerta di lavoro”.
Chiarisce Laura Ruocco, counselor filosofica dell’associazione Le Kassandre e tutor del Concilia Point: “Abbiamo pensato ai seminari come uno spazio di formazione sui servizi offerti dallo sportello Concilia Point, ma anche come luogo di discussione sulla consapevolezza dei diritti delle donne nel mondo del lavoro e sulle aspettative delle aziende rispetto alle competenze richieste alle donne. Auspichiamo che vengano donne lavoratrici e non lavoratrici.
Dall’esperienza di questi primi mesi nel Concilia Point emerge che le donne chiedono un maggiore raccordo con la realtà aziendale territoriale, una necessità di accrescere la consapevolezza delle loro competenze e un bisogno di mettere ordine nelle loro stesse capacità in relazione al mondo del lavoro. Oggi, infatti, il mondo del lavoro è molto disgregato e precario ed è complesso orientarsi tra le poche offerte disponibili là dove mancano anche dei riferimenti territoriali. Il target dello sportello è variegato. Molte tra le donne che si sono rivolte allo sportello non lavorano, si sono misurate col mondo del lavoro, ma ne sono uscite o hanno un lavoro talmente precario che vorrebbero sperimentare altre strade. Spesso si tratta di donne separate che si devono reinventare anche da un punto di vista identitario o che ci portano problematiche legate alla gestione della maternità e alla conciliazione vita privata e lavoro. Durante gli incontri stiamo cercando di rispondere alle richieste pratiche delle donne quali: il bilancio delle competenze, il tutoraggio nella scrittura del CV e in particolare la possibilità di trasformare le competenze informali in competenze formali nonché la preparazione ad un futuro colloquio di lavoro”.
La Cooperative Lazzarelle riunisce le detenute nella Casa Circondariale di Pozzuoli (Napoli), ha scelto di realizzare un caffè artigianale, senza additivi e attento all’ambiente, il Caffé Lazzarelle. La Cooperativa nasce, nel 2010, dalla convinzione che il carcere non debba essere un luogo oscuro e dimenticato e che è sempre possibile, anche nelle condizioni più difficili, che le donne siano protagoniste del loro cambiamento.
La Cooperativa Lazzarelle si sviluppa infatti in un’area geografica gravemente svantaggiata dal punto di vista socioeconomico in cui soprattutto le donne faticano ad entrare e restare nel mercato del lavoro. Le donne detenute risultano doppiamente svantaggiate, e faticano ancor di più a intraprendere percorsi di emancipazione. Lazzarelle risponde a questo bisogno promuovendo la creazione di nuova imprenditorialità e lavoro autonomo femminile e puntando sulla qualità del lavoro e del prodotto realizzato. Le donne ristrette sono impegnate in prima persona, a dimostrare che il cambiamento è possibile e che non c’è bisogno di compassione, ma di idee, risorse e opportunità. L’intero ciclo produttivo, dalla tostatura del caffè (che proviene da cinque paesi diversi) all’impacchettamento, si svolge all’interno del carcere. Viene prodotto, con la tecnica tradizionale degli artigiani napoletani, una miscela di caffè pregiata e di ottima qualità. Grande attenzione viene posta su tutte le fasi della produzione del caffè: la miscela viene raffreddata ad aria e lasciata riposare per 10 giorni, così da consentire il naturale processo di degassificazione. Successivamente il prodotto viene macinato e impacchettato per poi essere immagazzinato e preparato per la vendita.