La Camera popolare del lavoro dell’Ex-OPG di Napoli ha reso pubblica una video-inchiesta sulle condizioni dei lavoratori di Napoli Sotterranea, sulla base di una denuncia partita dal racconto degli stessi impiegati allo sportello legale della struttura occupata di via Imbriani.
Secondo quanto emerso, la onlus, facente capo a Enzo Albertini, avrebbe assunto lavoratori senza contratto, utilizzandoli come guide turistiche a basso costo, con paghe ben al di sotto degli standard previsti dal CCNL commercio e turismo. Dall’inchiesta risulta che l’amministrazione di Napoli Sotterranea ha spesso evitato di regolarizzare i propri dipendenti facendoli figurare come volontari di una organizzazione che formalmente non si propone fini di lucro, ma che in realtà risulta essere una vera e propria impresa, con altissimi profitti: ogni giorno decine di visitatori pagano un biglietto per l’ingresso.
I lavoratori e le lavoratrici di Napoli sotterranea che si sono rivolti allo sportello legale della Camera popolare del lavoro hanno denunciato la loro condizione: nessun contratto, paghe bassissime, niente contributi né assicurazione. Il primo passo è stato quello di trasformare la denuncia in una rivendicazione formale: sono state già avviate le pratiche legali per ottenere il riconoscimento di quanto dovuto ai lavoratori.
“Abbiamo ragione di credere che l’impero commerciale di Napoli sotterranea sia stato costruito andando contro tutti i diritti e le garanzie poste dalla legge a tutela dei lavoratori, e abbiamo deciso di denunciarlo pubblicamente, anche per dare coraggio a chi si trova nella stessa condizione del lavoratori di Napoli sotterranea e non sa come reagire, o si sente isolato. Infatti, sappiamo, che Napoli sotterranea è solo uno dei tantissimi esempi di esercizi turistici e commerciali che sfruttano lavoro nero e manodopera a basso costo; sappiamo che il cosiddetto ‘boom turistico’, di cui la città di Napoli è protagonista, nasconde spesso condizioni di lavoro molto al di sotto degli standard di tutela prescritti dalla legge; sappiamo che i vantaggi economici dell’ondata di visitatori a Napoli sono privilegio di pochi, proprietari di hotel, ristoranti, luoghi di attrazione e non certo di coloro che vi lavorano, senza contratto, senza orario, e per pochi soldi”, scrivono in una nota i legali della Camera popolare del lavoro dell’ex OPG.
“Proprio a partire da questa convinzione abbiamo avviato un percorso di rivendicazione giuridica e, al contempo, di mobilitazione contro lo sfruttamento del lavoro nero e grigio. Insieme ai lavoratori che si sono rivolti alla Camera popolare del lavoro e al nostro sportello legale abbiamo dato avvio a una campagna cittadina per mettere sotto gli occhi di tutti quello che, troppo spesso, si fa finta di non vedere” si conclude la nota.
Ecco il link all’inchiesta
http://jesopazzo.org/index.php/blog/519-napoli-sotterranea-lavoro-nero-evasione#Comunicato
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