A Bologna il primo locale per disabili
L'idea e la gestione sono partenopee
Nasce a Bologna il primo locale in Italia pensato per disabili: L'Altro Spazio. L'idea e la gestione sono state elaborate da due sorelle di Torre del Greco e lo staff è partenopeo.
In via Nazario Sauro, a due passi da piazza Maggiore a Bologna ha aperto L'Altro Spazio, il primo locale per disabili in Italia. Dietro il bancone alto 80 centimetri per consentire alle persone in carrozzella di ordinare senza sforzi, la barista sulla sedia a rotelle, Manuela Migliaccio, è napoletana; così come sono partenopei il cuoco, ipovedente, e alcuni camerieri. Il progetto è promosso dall'associazione "Farm" presieduta da Nunzia Vannuccini di Torre del Greco che nel 2011 si è trasferita a Bologna e seguita poi dalla gemella Santa.
Il locale è accessibile a persone con diverse disabilità: i menu sono disponibili anche in braille, ai non vedenti viene consegnata una mappa per orientarsi, tutti conoscono il linguaggio dei segni e l'arredamento è disposto in modo da favorire il passaggio e la circolazione.
Nunzia che ha studiato progetti di riqualificazione urbana spiega: "Creare uno spazio in cui convivano disabili e normodotati significa abbattere anche le barriere ideali e rendere la convivenza una cosa normale". Diverse le iniziative che si svolgeranno nel locale e che rispondono a un progetto più alto di cultura e formazione. Fondamentale il contributo artistico di Jascha Blume, filmaker olandese, non udente, e di Santa Vannuccini che si occuperà de «l'Altra scuola», percorso educativo con corsi di lingua e linguaggio dei segni.