Spari contro il maglificio “100 Quindici Passi”: la condanna di Confcooperative
Alla vigilia dell’inaugurazione, prevista per il 21 ottobre, alla presenza di Don Luigi Ciotti, il maglificio “100 Quindici Passi”, nato su un bene confiscato alla camorra ad Avellino, è stato bersaglio di colpi di arma da fuoco.
Il maglificio, che si trova all’interno di Villa Alta Chiara, un tempo appartenente al clan Graziano, è un progetto economico e di inserimento lavorativo che la cooperativa sociale Oasiproject, aderente a Confcooperative Avellino e nella rete di Federsolidarietà Confcooperative Campania, sta portando avanti a Quindici, in provincia di Avellino. È sostenuto da Fondazione Con Il Sud e prevede la riconversione del bene confiscato in opificio, grazie alla ristrutturazione e all’adeguamento dei locali e degli impianti. All’interno dei locali sarà anche realizzata una scuola di arti e mestieri, dove lavoreranno, dopo un periodo di formazione, 7 persone.
Immediata la reazione di Confcooperative Campania. “È inaccettabile. A meno di ventiquattro ore dall’inaugurazione di un progetto importante come il Maglificio 100 Quindici Passi, ecco che la malavita imbraccia le armi e spara – dice la presidente Maria Patrizia Stasi - Spara per sopraffare e tenere a bada chi agisce nella legalità, chi investe sul lavoro, chi crede nell’integrazione delle persone e nella crescita dei territori. Condanniamo il gesto senza se e senza me. Un gesto che ci deve indignare, preoccupare e far scegliere da che parte stare. Ai nostri cooperatori dico: non arrendiamoci, e non pensiamo mai di essere dalla parte sbagliata. Le istituzioni e le comunità hanno il dovere di intervenire, di proteggere chi investe per il bene comune e per lo sviluppo dell’economia locale e regionale. Siamo vicini alla nostra cooperativa e a quanti si stanno impegnano per la legalità e l’occupazione”.