Un intervento estremamente innovativo al Policlinico II di Napoli ha restituito speranza ad una paziente colpita da una forma avanzata di cancro del colon con metastasi a livello epatico e peritoneale. L’operazione è stata fatta dagli specialisti del Dipartimento ad attività integrata Medico-Chirurgico delle patologie dell’apparato digerente dell’Azienda Ospedaliera Universitaria, diretto dal professor Giovanni De Palma.
Le équipes della chirurgia Epatobiliare del professor Roberto Ivan Troisi, direttore della Chirurgia Epatobiliopancreatica, Mininvasiva, Robotica e dei Trapianti di Rene, e quella della chirurgia Colorettale, coordinata dal professor Gaetano Luglio, hanno realizzato infatti un intervento che è il frutto di un nuovo progetto di altissima specializzazione e multidisciplinarietà.
Dopo che il caso è stato discusso dal Gruppo Oncologico Multidisciplinare del Colon-Retto (coordinato per la parte oncologica dalla professoressa Chiara Carlomagno) la paziente è stata sottoposta ad un intervento di resezione della neoplasia del colon recidiva e delle metastasi epatiche, ma anche alla cosiddetta chirurgia “citoriduttiva”, seguita dalla procedura HIPEC (Chemio-Ipertermia intraperitoneale).
Il trattamento consiste nell’infusione intra-addominale di un chemioterapico riscaldato a 42 gradi nel corso dell’intervento chirurgico, e oggi è possibile effettuarlo solo in pochissimi centri in Italia ed Europa. Il doppio intervento all’intestino e al fegato è durato più di dieci ore e ha portato ad un decorso senza complicanze.
La paziente è stata infatti dimessa in buone condizioni cliniche, confermate anche alle successive visite di controllo. Sulla scorta di questa sinergia, le prospettive future sono di estendere ulteriormente le indicazioni a questo tipo di trattamento per altri tipi di tumore, realizzando un progetto di ricerca e assistenziale condiviso con diverse unità operative dell’Azienda, come il Dipartimento di Oncologia Medica e quello di Ginecologia ed Ostetricia.