Un corso di aggiornamento sulla violenza di genere.
Poliziotti all’Università per un seminario sulle tematiche connesse ai crimini d’odio, di cui possono essere vittime persone lesbiche, gay, bisessuali e transessuali. Martedì si è tenuto il primo incontro. “Cultura delle differenze e crimini d’odio: aspetti legislativi, psicologici e sociali”, il titolo del corso. Ad organizzarlo la Scuola di dottorato in Scienze Psicologiche, pedagogiche e linguistiche – Dottorato in studi di genere - della “Federico II”, in collaborazione con la Questura di Napoli.
Il corso è rivolto a Funzionari, Sottufficiali e Agenti della Polizia di Stato. A tutti i partecipanti è stato sottoposto un questionario per valutare il loro approccio alla tematica. “La Polizia di Stato è sensibile alle problematiche riguardanti atti discriminatori commessi nei confronti di soggetti appartenenti a minoranze”, ha detto il Questore di Napoli Merolla nell’introduzione, “La riprova è la costituzione dell’Osservatorio per la Sicurezza contro gli atti discriminatori (OSCAD), fortemente voluto dal Capo della Polizia Prefetto Antonio Manganelli, e presieduto dal Vice Capo Prefetto Francesco Cirillo”.
A condurre la lezione Paolo Valerio, Professore ordinario in Psicologia Clinica, Dipartimento di neuroscienze dell’Università “Federico II”. I partecipanti sono stati suddivisi in 4 workshop, tenuti da altrettanti psicologi del Dottorato in studi di genere ( Agostino Carbone, Anna Gargiulo, Francesco Garzillo e Valeria Manna), nel corso dei quali gli operatori di polizia si sono confrontati sul tema, illustrando anche le proprie esperienze professionali in materia.
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