Negli alberghi della Campania la Protezione Civile ospita dal giugno 2011 circa 2500 richiedenti asilo sbarcati in Italia in seguito all'emergenza Nord Africa. A fronte di ingenti stanziamenti di fondi l'ospitalità risulta inadeguata nella maggior parte dei casi: servizi scadenti, scarsa assistenza sanitaria e nessuna prospettiva per il futuro. La redazione di NapoliCittàSociale ha deciso di monitorare l'evolversi della vicenda con reportage dagli alberghi, interviste ai responsabili della gestione emergenziale e ai migranti.
La protesta dei profughi: “Abbandonati al nostro destino”.
Nei prossimi giorni, come sta avvenendo nel resto d’Italia, i richiedenti asilo ospitati da due anni negli alberghi campani dovranno fare le valigie. L’Emergenza Nord Arfrica, scattata nel 2011 per fornire assistenza ai migranti fuggiti dalla guerra in Libia, è ormai agli sgoccioli. Ad ognuno dei profughi sarà destinata una buona uscita di 500 euro.
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di Alessandra Del Giudice
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Tre profughi risultati positivi in un hotel napoletano.
Per due mesi e mezzo è rimasto chiuso nella sua stanza d’albergo con la febbre alta. Gli era stata diagnosticata una semplice influenza, curata con dei mucolitici. Quando le sue condizioni sono apparse critiche è stato portato in una clinica.. Diagnosi: Tubercolosi. Ora il ragazzo maliano di 21 anni, arrivato a Napoli come richiedente asilo è ricoverato al Monaldi. E’il caso più grave, ma non il solo accertato.
In programma anche corsi di formazione lavoro.
A due settimane dalla fine dell’emergenza il governo scioglie la riserva sul post Emergenza Nord Africa. “Nell’immediato il ministero dell’Interno ha già comunicato di prevedere una proroga dell’assistenza”, ha spiegato il direttore generale Immigrazione del ministero per le Politiche Sociali Natale Forlani, “Il nuovo modello di accoglienza sarà diverso. Prioritario è adesso trovare una soluzione alle persone che hanno richiesto la protezione internazionale ”.
A breve rischiano di finire in strada. Dovranno pagarsi permessi e sanità
Il 31 dicembre prossimo scadrà l’emergenza Nord Africa. Per 2.000 richiedenti a Napoli la prospettiva di finire in strada. Da governo e prefetture non arrivano risposte. Intanto chi ha ottenuto il permesso sussidiario di un anno dovrà pagare 27 euro per il permesso di soggiorno elettronico e non usufruirà più del servizio sanitario gratuito. Ma per legge, fino a ieri, in attesa della risposta sullo status non potevano lavorare.
Una petizione per le istituzioni che parte dal basso.
L’Associazione Garibaldi 101 firma insieme alle associazioni attive sul tema delle migrazioni a Napoli il “Documento d’Indirizzo superamento Emergenza Nord-Africa”: una petizione rivolta alle istituzioni locali che verrà presentata al prefetto di Napoli per denunciare la pessima gestione del Piano per i rifugiati. Venerdì, 16 novembre dalle 19.00 nel Centro Bancarotta a Bagnoli si presenta il documento pubblicamente con l’esibizione dell’Orcherstra Multietnica Mediterranea.
Le associazioni: “Mancava l’interprete, non hanno potuto fornire la loro versione”.
Un anno e mezzo con pena sospesa. Questa la condanna per i cinque richiedenti asilo fermati dopo gli scontri con la polizia avvenuti giovedì mattina nell’ Ufficio Immigrazione della Questura di via Galileo Ferraris. Le associazioni, che da un anno seguono le vicende dei 1200 profughi dell’emergenza Nord Africa giunti a Napoli, insorgono: “Episodio frutto dell’esasperazione. La Protezione Civile che ne è responsabile se ne lava le mani”.
La Protezione civile non provvede a una sistemazione, presidio a piazza Garibaldi
Hanno dormito in strada anche stanotte i sei richiedenti asilo nigeriani sbarcati in Italia un anno fa che fino all’altro ieri erano ospitati in un albergo della provincia di Napoli. A mezzanotte di giovedì scorso hanno scaricato la loro montagna di valigie da un camion, le hanno addossate al muro della Stazione Centrale di Napoli e si sono sdraiati su cartoni raccolti in strada. Da allora, nessun segnale dalle autorità competenti, nessun supporto da chi per legge dovrebbe occuparsi di loro.
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