Gli utenti dei servizi di salute mentale in Campania rischiano in un futuro prossimo di non poter ricevere un’assistenza sanitaria pubblica per il tempo necessario alla loro riabilitazione. E’ quanto potrebbe avvenire per un decreto regionale approvato lo scorso gennaio. Non è ancora operativo ma già solleva polemiche. Il decreto regionale n. 5, in cui si prevedono criteri e modalità di accesso per le prestazioni sanitarie “in favore di cittadini adulti con disagio psichiatrico”, contiene, infatti, indicazioni precise sulla durata dell’attività terapeutica in base ai destinatari dell’intervento e i minuti di assistenza attribuiti a ciascun profilo professionale.
La persona che soffre di una patologia psichiatrica anche grave può riallacciare relazioni umane e reinserirsi nella società: la psichiatria degli ultimi anni lo testimonia. Tuttavia nella società permane una diffusa convinzione che il “malato psichico” non sia recuperabile. “Questo forse dipende da una nostra incapacità di comunicare i risultati ottenuti” confessa lo psichiatra Michele Gargiulo.
Leggi tutto...
Il dottor Fedele Maurano è il responsabile dell’Unità Operativa di salute mentale del distretto sanitario 30/ASL Na1 centro, in cui sono inseriti il centro di formazione “L’Aquilone services”, il centro diurno Gulliver,la SIR LaGabbianella. Sulla condizione dell’assistenza per la salute mentale a Napoli mette in rilievo alcuni aspetti positivi: “la rete creata in 25 anni ha consentito a molti utenti psichiatrici un reinserimento nella vita sociale”; il suo timore è che si “sanitarizzi il processo di cura e si trasformino i centri di salute mentale in ambulatori, mentre occorrono gruppo di lavoro multidisciplinari del privato sociale”.
Leggi tutto...