Il “Gruppo Risveglio Dal Sonno” è un'associazione culturale senza scopo di lucro fondata nel 1981 da Felice Pignataro, Mirella La Magna, Franco Vicario, e tanti altri. L’intento era di mettere le proprie capacità culturali al servizio della gente comune. Ma oggi un nuovo procedimento penale con l’imputazione di "invasione abusiva di edificio pubblico” e la convocazione di una "causa civile" per giovedì 4 giugno mettono a repentaglio le sue attività.
Il GRIDAS, nato dunque per stimolare un risveglio delle coscienze e una partecipazione attiva alla crescita della società, ha da subito stabilito la propria sede nei locali abbandonati del Centro Sociale dell'Ina Casa di Secondigliano, poi Scampìa (periferia nord di Napoli), in via Monterosa 90/b. Locali più volte e in più riprese ristrutturati e mantenuti funzionanti. Già nel 2010, però, il gruppo ha ricevuto un'ingiunzione di sgombero dall'IACP proprietario dell'immobile: l’azione fu fermata grazie al sostegno di una vasta mobilitazione popolare e ci fu un tentativo di mediazione del Comune di Napoli con lo IACP ma nel frattempo si è andati avanti con il processo penale: accusati di "invasione abusiva di edificio pubblico", convinti di essere nel giusto, gli attivisti non hanno voluto mediare e sono stati assolti, il 19 novembre 2013 "perché il fatto non sussiste". “Ma la nostra posizione nel centro sociale -spiegano - è rimasta la stessa: perché lo IACP non ha a tutt'oggi accatastato l'immobile e la "mediazione" del Comune non è potuta proseguire”. La vicenda è proseguita con una nuova lettera che, nel giugno 2014, invitava il Comune a procedere con lo sgombero (invito declinato e interesse ad acquisire la struttura ribadito) ma oggi, un anno dopo, c'è un nuovo procedimento penale in corso (con la stessa imputazione di "invasione abusiva di edificio pubblico") e, in più, il gruppo è convocato per una "causa civile" giovedì 4 giugno per un incontro "tra le parti".
“Ribadiamo che abusivo non è chi restituisce all’uso dei cittadini una struttura abbandonata da anni e ritenuta pericolosa per l’incolumità degli stessi, ma piuttosto il potere che per anni espropria i cittadini, per incuria, delle strutture che potrebbero migliorarne la vita” scrivono i sostenitori citando la lettera che l’indimenticato Felice Pignataro aveva inviato allo IACP il 16 marzo 1994 e invitano tutti all’assemblea pubblica di venerdì 5 giugno alle ore 18:30 presso la sede storica del GRIDAS: al posto del cineforum infatti, si terrà un incontro su queste (nuove) vicende giudiziarie perché il GRIDAS è un modo di essere che appartiene a tutti quelli che lo condividono. Per maggiori informazioni: http://www.felicepignataro.org/il-gridas-non-si-tocca/
Noi ci auguriamo che l'opera del GRIDAS che si è caratterizzata, negli anni, soprattutto con i murales realizzati da Felice Pignataro con gli altri membri del gruppo e con le scuole o i soggetti attivi che si sono rivolti all'associazione per avere un supporto "visibile" alle proprie battaglie sul territorio del napoletano e non solo, possa proseguire: il cammino intrapreso per un risveglio delle coscienze e della creatività deve continuare ancora, e ancora.
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