di Sergio D'Angelo
Ho provato una grande emozione alla partenza da Napoli dei tre bus di aiuti umanitari per i civili ucraini che scappano dalla guerra dirigendosi verso il confine polacco, perché non abbiamo il potere di fermare la guerra, ma possiamo offrire concretamente la nostra solidarietà.
Come stanno facendo il gruppo di imprese sociali Gesco, l’associazione Mediterranea Saving Humans e la Confederazione nazionale artigiani (CNA) nell’ambito della missione Safe Passage in Ukraina.
Voglio personalmente ringraziare i tanti cittadini che hanno contribuito alla raccolta fondi organizzata da Gesco con la collaborazione delle associazioni
Un ponte per di Napoli e Libera – Sezione di Portici, che ha permesso di acquistare coperte, vestiario caldo e beni di prima necessità soprattutto per donne e bambini. I bus dopo aver consegnato gli aiuti umanitari al campo profughi faranno poi ritorno in Italia con circa 150 persone in fuga dalla guerra.
Aiutare chi ha bisogno del nostro supporto ci rende persone migliori.