L’opposizione: “Finanziamento insufficiente”

Alla vigilia della discussione in Consiglio della finanziaria regionale è già polemica sui fondi destinati al welfare: undici milioni di euro ai quali dovrà essere sommata una quota derivante dal gettito del bollo auto, stimato tra i 4 e gli 8 milioni. Scongiurato il rischio di ritrovarsi con uno zero a bilancio alla voce Politiche Sociali dopo l’allarme dell’assessore competente Ermanno Russo. Il comitato “Il Welfare non è un lusso”: “Ci prendono in giro”.

“Ci prendiamo cura di te e delle persone che ami”.

Semplice e coinciso il motto di Welfare Italia Napoli, società di servizi socio-sanitari nata dall’aggregazione della cooperativa sociale Litografi vesuviani e il consorzio Co.re (aderenti a Confcooperative Campania) con alcuni imprenditori del mondo profit. Al timone, Ornella Scognamiglio, ex presidente del consorzio Proodos.

Geppino Fiorenza ci spiega come dare scacco matto alle mafie.

“Se non si investe a favore dell’imprenditorialità giovanile, della vivibilità dei quartieri disagiati, della scuola, il sistema sociale non potrà sviluppare gli anticorpi contro l’ideologia della sopraffazione, della violenza e del guadagno facile”. Geppino Fiorenza, Referente Regionale, insieme a Don Tonino Palmese, di “Libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie”, ci spiega come il welfare sia un tassello indispensabile nella lotta alle mafie.