L’Afro Napoli è un carrarmato e quando aumenta in velocità conviene che gli avversari si scansino se non vogliono essere travolti. Ci ha provato il Real Forio, e se non altro per il primo quarto d’ora di gara ma poi i leoni hanno ruggito per tutti i restanti minuti di gioco. Al Vallefuoco nella sesta giornata di campionato la squadra di Fasano rispetta il pronostico, conquista i tre punti, stacca proprio gli ischitani in classifica posizionandosi al primo posto (ex aequo col Frattamaggiore) nel girone A con 13 punti, complice il pareggio a reti bianche dell’Afragolese che perde la vetta sul campo del San Giorgio.
La squadra di mister Fasano lascia il guinzaglio lungo al Real Forio e lo fa divertire per una decina di minuti, lo fa persino andare in vantaggio con Longo e poi lo illude. Tra le fila dei multietnici chi si trova in una forma smagliante è Francesco Marigliano: il numero 8 biancoverde oltre a realizzare una pregevole doppietta è famelico in campo e le sue qualità sono sotto gli occhi di tutti tanto che si percepisce sin da subito come i suoi piedi siano di una categoria superiore all’Eccellenza. La prima vera grande occasione dell’Afro Napoli si registra al 20’: Dodò fa impazzire i difensori sull’out di sinistra, mette al centro un pallone teso per Sogno che in spaccata frena involontariamente addosso a D’Errico: l’ex di turno, che nei minuti successivi compie un grande intervento sul tiro ravvicinato di D7, è costretto ad uscire dal terreno di gioco per infortunio al 28’ e al suo posto entra Sollo. Nel frattempo un poco dopo Riccio si oppone magistralmente al tiro di Fiorentino e manda in corner. E pensare che ai biancoverdi viene anche annullato un goal di Dodò per un fuorigioco millimetrico segnalato dalla terna arbitrale. Il Real Forio ha la palla del 2-0 ma evita il tutto un provvidenziale Peppe De Fenza che con un tackle strepitoso sradica la sfera a Varrella che dopo una lunga cavalcata era praticamente a tu per tu con Riccio in area di rigore. L’Afro Napoli che spinge con forza e coraggio rimette le cose a posto al minuto 43’: Marigliano dialoga sapientemente con Sogno, uno-due ad alta velocità, e il mediano lascia partire un tiro preciso che si insacca alle spalle di Sollo.
Nella ripresa i leoni partono forte: Dodò fa venire il mal di testa alla retroguardia ospite sull’out di sinistra, entra in area e da buona posizione calcia alto al 5’. Successivamente Suleman, imbeccato egregiamente da D7, spreca un’occasione d’oro al 20’ quando il suo colpo di testa per una questione di centimetri non trova lo specchio della porta. Due minuti dopo a bucare nuovamente il portiere avversario ci pensa Marigliano con un tocco sotto che fa esplodere di gioia il Vallefuoco. Per lui si tratta del terzo goal consecutivo segnato in casa e del terzo goal nel campionato di Eccellenza. Al minuto 33’ il guardalinee decide di annullare un goal anche al Real Forio dopo il colpo di testa di Iacono a pochi passi da Riccio. Al 34’ mister Fasano decide di concedere la passerella a Sogno, autore di due assist importanti in giornata, e fa entrare Redjehimi sul rettangolo verde. La scelta del tecnico viene subito ripagata perché è proprio il talento algerino a trovare immediatamente la via del goal dopo appena tre minuti dal suo ingresso in campo. Terza vittoria di fila tra le mura amiche per l’Afro Napoli, la prima della classe, che dimostra ancora una volta di essere una signora squadra.
AFRO NAPOLI UNITED-REAL FORIO 2014: 3-1
AFRO NAPOLI UNITED: Riccio, Gargiulo, Velotti, De Fenza, Liguoro, Rinaldi, Marigliano, Suleman (40’st De Giorgi), Dos Santos Soares (42’st Diallo), De Oliveira Anderson, Sogno (34’st Redjehimi). All. Fasano (Ambrosino squalificato)
REAL FORIO 2014: D’Errico (29’pt Sollo), Fiorentino (42’st Verde A.), Arcamone (27’st Filosa), Piccirillo, Capuano, Iacono, Trofa, Sannino, Longo (44’st Cantelli), Savio, Varrella (40’st Castaldi). All. Di Meglio.
ARBITRO: Savino di Torre Annunziata.
RETI: 9’pt Longo, 43’pt Marigliano, 22’st Marigliano, 37’st Redjehimi.
NOTE: ammoniti Piccirillo, Rinaldi, Longo, Liguoro, Fiorentino, Iacono.
Alessio Bocchetti
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