La vittoria dell’orgoglio perché il trionfo era l’unica risposta al pomeriggio di Casal di Principe: l’Afro Napoli batte 2-0 il Gladiator al “Vallefuoco” e ottiene il suo primo successo storico nel campionato di Eccellenza grazie ad una doppietta di Dodò.
Il funambolo capoverdiano è il vero mattatore del match e quando mette il turbo non c’è n’è per nessuno. La compagine biancoverde mette in mostra grinta, cuore e passione con Rinaldi che funge da direttore d’orchestra dettando subito i tempi e i ritmi in fase d’impostazione ai propri compagni. Sebbene orfana di mister Ambrosino in panchina e di Babù in campo per squalifica, l’Afro Napoli, obbligata a fare la partita e inebriata dal calore del catino mugnanese, gioca con molta disinvoltura contro un tenero Gladiator, svogliato e mai pericoloso, che si dimostra l’avversario giusto per ripartire e centrare i primi tre punti della stagione. “D7” sul terreno di gioco non dà punti di riferimento e inizia a ballare il samba col pallone tra le gambe mandando fuori giri i laterali avversari costretti a rincorrerlo affannosamente senza nessun risultato sperato. Il gruppo di ferro biancoverde preme subito sull’acceleratore e guadagna metri di campo costringendo il Gladiator in emergenza ad arretrare il centrocampo. La prima vera occasione per l’Afro Napoli si materializza al 7’: sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Rinaldi, Velotti viene trattenuto e steso in area di rigore da Manzi. L’arbitro fischia il penalty e dal dischetto segna Dodò che spiazza Merola e non sbaglia. Il Gladiator non riesce a reagire a dovere allo schiaffo subito tanto che i biancoverdi gestiscono così il vantaggio di misura fino all’intervallo. Tre minuti prima della fine del primo tempo l’Afro Napoli rimane in dieci uomini per l’espulsione di Marigliano che va fuori per somma di ammonizioni e quindi i biancoverdi si schierano con un 4-4-1: Sogno unica punta supportato sulla fascia sinistra da Dodò e su quella destra da Redjehimi.
Nella ripresa mister Fasano è costretto ad operare il primo cambio: fuori De Fenza per un problema al polpaccio e dentro De Giorgi. L’Afro Napoli fa girare palla velocemente, continua a spingere e punta molto sulla cattiveria agonistica di Sogno che non molla un pallone e che torna sempre indietro per aiutare i suoi compagni. La rete del 2-0 dei multietnici è di antologia: “D7” sfonda sull’out di sinistra, si beve Lombardi, penetra nell’area di rigore del Gladiator e lascia partire un tiro violento che si insacca dopo che la palla sbatte sulla traversa interna e rimbalza sulla linea di porta. Subito Sogno ribadisce la sfera in rete di testa ma l’arbitro aveva già assegnato il goal a Dodò. I leoni controllano il match senza patemi d’animo e viene ristabilita la parità numerica in campo al 29’ perché l’arbitro decide di estrarre il secondo giallo e poi l’inevitabile cartellino rosso a Cerrato per simulazione dopo un contrasto di quest’ultimo con Rinaldi nell’area di rigore dell’Afro Napoli. Nell’ultimo quarto d’ora di gara entrano in campo forze fresche: mister Fasano sostituisce Redjehimi per Diallo e Rinaldi per Aldair Soares. La curva biancoverde canta inneggiando cori a mister Ambrosino che assiste sugli spalti alla grande performance della sua creatura. Al termine del match l’Afro Napoli si può ritenere soddisfatta per il lavoro svolto dopo novanta minuti di limpida e manifesta superiorità sull’avversario mentre capitan Velotti festeggia con questa bella vittoria il suo ventottesimo compleanno.
AFRO NAPOLI UNITED-GLADIATOR 1924: 2-0
AFRO NAPOLI UNITED: Riccio, Gargiulo, Velotti, De Fenza (1’st De Giorgi), Liguoro, Rinaldi (35’st Soares Aldair), Marigliano, Suleman, Dos Santos Soares, Redjehimi (30’st Diallo), Sogno. All. Fasano.
GLADIATOR 1924: Merola (1’st De Lucia), Landolfo, Lombardi, Vitiello, De Rosa, Manzi (24’st Viglietti), Saccavino (1’st Cerrato), Di Pietro, Spilabotte (24’st Zawko), Di Paola, Liccardi. All. Sannazzaro.
ARBITRO: Torreggiani di Civitavecchia.
RETI: 7’pt Dos Santos Soares, 4’st Dos Santos Soares.
NOTE: Ammoniti Suleman, Manzi, Lombardi, Sogno, Landolfo, Liguoro, Gargiulo. Espulsi Marigliano, Cerrato.
Alessio Bocchetti
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