Si avvicina l’ora del debutto dell’Afro Napoli in Eccellenza e intanto i tifosi biancoverdi non stanno più nella pelle. Si tratta della prima volta in assoluto per i leoni nel massimo campionato regionale e per capire quanto entusiasmo regni nella squadra multietnica ne parliamo con il presidente dei multietnici, Il “Che” Antonio Gargiulo.
Prima esperienza in Eccellenza per l’Afro Napoli. Quali sono le sue sensazioni prima del debutto?
Questa vigilia la sto vivendo con tanta emozione e con immenso orgoglio perché se mi guardo indietro capisco la straordinaria strada che ha percorso l’Afro Napoli. Giocavamo sui campetti amatoriali fino a cinque anni fa e ora disputiamo il massimo campionato regionale con squadre blasonate che rappresentano l’élite del calcio campano.
Le avversarie di Eccellenza cosa dovranno temere dell’Afro Napoli quest’anno?
Io penso che quando si compete nello sport non bisogna temere nessuno e questo vale per noi come per le nostre antagoniste. Queste ultime vanno affrontate in campo con la consapevolezza dei nostri mezzi. Nonostante siamo oggettivamente inferiori rispetto alle grandi del nostro girone per il budget e le risorse decisamente meno elevati, abbiamo però delle caratteristiche superiori agli altri come il senso di appartenenza e la comunità che rappresentano le nostre armi più potenti.
L’Afro Napoli non molla mai e lo ha dimostrato anche recentemente nel ritorno del primo turno di Coppa Italia quando ha buttato fuori l’Afragolese dalla competizione nei minuti finali del match. La sua squadra quanto vale?
Tantissimo e non perché ha eliminato l’Afragolese ma per quello che ha fatto fino ad oggi, con quattro promozioni conquistate in cinque anni e per le caratteristiche che esprime. Il campo dirà nel corso del tempo fin dove questa squadra può arrivare.
L’Afro Napoli ha potenziato il settore giovanile dopo le importanti affiliazioni con scuole di calcio del calibro di “Futura Soccer Academy”, “Soccer Dream Academy”, “Sporting Club” e “Mariano Keller”. Si evince chiaramente che lei non si pone mai limiti e guarda non solo al presente ma anche al futuro del club.
Certamente: oltre a ciò anche direttamente a Mugnano ci stiamo organizzando per avere un settore giovanile e la scuola calcio. Noi ogni anno cerchiamo di crescere in modo graduale senza fare il passo più lungo di una gamba. La nostra priorità è investire sui giovani ed è un percorso questo che porterà, speriamo, molti benefici possibili sia a noi che ai tanti ragazzi che sognano di giocare a calcio.
Presidente sbaglio se le dico che le nuove maglie di gioco dei leoni per la stagione 2018/2019 sono le più rivoluzionarie dal punto di vista grafico che si siano mai viste al Vallefuoco?
No, non sbagli: queste divise sono tra le più belle in Italia e credo che sia difficile trovare altre squadre che abbiano maglie belle come le nostre. E ringrazio vivamente Filomena Romano e Alberto Iorio che le hanno disegnate e Rage Sport che le ha realizzate.
Sul lato sinistro della manica di tutte le maglie dei leoni campeggia l’hashtag #RESTIAMOUMANI, un motto che è una filosofia di vita per il club biancoverde. Quanto conta un pensiero del genere in un periodo storico difficile dell’Italia dove tiene banco il tema dell’immigrazione e del razzismo?
Tantissimo: bisogna reagire, rispondendo colpo su colpo, facendo capire alle Istituzioni che non tutti siamo razzisti. Il ministro degli Interni Salvini va condannato per quello che sta facendo. Ogni cittadino civile ha l’obbligo di dichiarare con forza che “restiamo umani”.
Quest’anno chi pensi che possa fare la differenza nell’Afro Napoli?
La squadra per intero: non si dimentichi che la nostra qualità maggiore è il gruppo. Poi è chiaro che nel corso della stagione emergerà qualche individualità ma sarà sempre correlata al lavoro di tutto l’organico. Se devo fare un nome dico mister Ambrosino in panchina.
Qual è il suo sogno nel cassetto nell’immediato futuro?
Sono un sognatore consapevole che resta con i piedi per terra. Un giorno mi auguro che l’Afro Napoli possa approdare in Serie D e questo lo so per certo che accadrà.
Cosa non ti piace e cosa vorresti cambiare nel mondo del calcio?
Tante cose, fin troppe: ci sono molti interessi economici che prevalgono su tutto quindi bisognerebbe separare e rendere autonomi alcuni organi in modo totale.
Nel corso della presentazione della nuova stagione dell’Afro Napoli l’assessore allo Sport del Comune di Napoli Ciro Borriello ha inviato la squadra multietnica a giocare al San Paolo. Presidente si tratta di una semplice suggestione o di una possibilità reale?
Noi saremmo felicissimi di giocare nell’impianto di Fuorigrotta, è ovvio, però è una questione che dovrà essere valutata eventualmente in futuro e non a stagione in corso. Io mi auguro al più presto che il Comune di Napoli e la società di De Laurentiis trovino un accordo totale in modo che si chiude una volta per tutte questa annosa querelle.
Alessio Bocchetti
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