C’è poco da fare: quando salgono in cattedra i grandi calciatori le partite scorrono lisce come l’olio e gli ostacoli di un match si possono aggirare senza problemi. E se poi un artista puro del pallone come Dodò fa le veci del cinico realizzatore facendo fuori il Real Forio apponendo il timbro due volte al “Calise” allora il piatto è servito.
Nell’ultimo turno di campionato ha dovuto osservare un turno di stop per aver raggiunto il limite della quinta ammonizione in Eccellenza e la sua assenza in campo si è fatta sentire nel tonfo inaspettato dell’Afro Napoli United in casa al cospetto della Virtus Volla (0-3). E chissà che con la sua presenza sul rettangolo verde del catino mugnanese l’esito della gara non avrebbe preso una piega diversa. Chi ha tutti i requisiti per suonare la riscossa all’interno dello spogliatoio biancoverde è Santiago Sogno.
Nella quinta gara di ritorno del campionato di Eccellenza, girone A, la Virtus Volla fa il colpo grosso al Vallefuoco imponendosi col punteggio finale di 3-0 ai danni dell’Afro Napoli. A volte il destino gioca brutti scherzi anche a parti invertite perché la squadra di De Michele si vendica con lo stesso risultato della sconfitta subita ad opera dei leoni a Mugnano (in occasione dell’andata degli ottavi di Coppa Dilettanti in questa stagione).
L’Afro Napoli batte in rimonta la Puteolana 2-1 al “Conte” di Pozzuoli e conquista la sua prima vittoria lontano dalle mura amiche nel 2019 grazie al sigillo di Suleman nel primo tempo, che vale il momentaneo pareggio dei leoni, e alla rete decisiva di Santiago Sogno nella ripresa. Inutile ai fini del risultato finale la marcatura realizzata dai padroni di casa con De Biase dopo undici minuti nella prima frazione di gioco. Inoltre pesano sull’esito della gara per i diavoli rossi l’incrocio dei pali colpito su calcio da fermo da Liccardi e il legno preso da Cacciottolo (ad inizio ripresa) in area su un batti e ribatti.
Chissà cosa avrà pensato nella sua testa Francesco De Giorgi, l’eroe di giornata del Vallefuoco, al termine della partita Afro Napoli-Afragolese. E sicuramente al difensore centrale di mister Ambrosino, giocatore prezioso che si distingue per la sua polivalenza tattica, gli sarà venuto in mente per un attimo che segnare involontariamente nella porta sbagliata e poi in quella avversaria determinando la vittoria della sua squadra è un dato statistico che nella vita di un calciatore non capita tutti i giorni.
Un déjà-vu di inizio anno: l’Afro Napoli inizia il 2019 come aveva terminato l’annata precedente, ovvero pareggiando. Questa volta ne viene fuori un 2-2 in trasferta contro il Gladiator (seconda partita del girone di ritorno di Eccellenza) che gioca eccezionalmente allo stadio Comunale di Vitulazio anziché al Piccirillo di Santa Maria Capua Vetere (chiuso per indisponibilità).
Far ricredere gli scettici tornando alle vecchie abitudini: sorprendere vincendo. Il leitmotiv dell’Afro Napoli è chiaro quanto semplice: ritornare ad essere protagonisti perché la batteria tecnica dei leoni è di prima fascia e «l’attuale sesto posto con tutto il rispetto degli avversari va sinceramente stretto, Il Che Gargiulo docet».
Qualcosa in attacco nel mercato invernale bisognava pur fare dopo l’addio di Diallo, svincolatosi, e la partenza di Aldair Soares, capitano storico dell’Afro Napoli e miglior bomber della storia biancoverde con 68 reti, passato in prestito al Ponticelli che milita in Promozione nel girone B.
Botta di Suleman, risposta di Nucci. Questo è il verdetto, in soldoni, emesso dal Vallefuoco: nella prima partita del girone di ritorno del campionato di Eccellenza, girone A, l’Afro Napoli pareggia in casa contro l’Albanova al termine di una partita maschia dove non si denotano particolari sussulti di spettacolo.
È stata una gran bella partita, l’ultima del girone di andata. L’Afro Napoli aveva fatto tutto quello che deve fare una grande su un campo difficile come il “Paudice”. Se al termine dei novanta minuti avesse vinto il San Giorgio oppure la banda di mister Ambrosino chi ha assistito alla gara sa che nessuno avrebbe avuto nulla da obiettare a riguardo.
Si riparte da dove ci si era fermati, ovvero dalla vittoria. L’Afro Napoli non perde tempo e fa a fettine il Barano surclassandolo sul piano del gioco in un freddo pomeriggio in cui si registra anche un’altra gradita notizia: l’ingresso in campo nei minuti finali del rientrante Vincenzo Gentile, terzino promettente e grande protagonista dell’anno scorso tra le fila dei leoni in Promozione, fermo ai box dal mese di marzo per l’infortunio al crociato.
Quarantadue giorni ci sono voluti per spezzare l’incantesimo: l’Afro Napoli ritrova il sorriso dei tre punti, dopo aver assaggiato il pane duro delle critiche nelle ultime cinque giornate, riscattandosi nel migliore dei modi in casa della Virtus Ottaviano, fanalino di coda nel girone A, colpita a freddo, tramortita e mai in partita.
Riprendere il cammino in Eccellenza, vincendo. Il mister biancoverde Salvatore Ambrosino ha le idee chiare: vuole che i suoi uomini in campo non stacchino la spina e facciano vedere a tutti in campo che valgono molto di più dell’attuale posizione in classifica (sesto posto) che occupano.
Di fronte c’era la prima della classe e di certo si doveva fare bella figura tra le mura amiche dando l’impressione di scendere in campo con un vestito di gioco impeccabile secondo le migliori intenzioni. È stata una di quelle partite vivaci e combattute dove l’Afro Napoli non ha mollato mentre la Frattese ad un tratto ha peccato di presunzione quando ha pensato di considerare vinto un match che di fatto era ancora aperto.
Quando le cose non girano per il verso giusto c’è poco da fare: sono periodi, bisogna rimanere calmi e concentrati continuando a dare il massimo con la consapevolezza che tutto passerà e che verranno momenti decisamente migliori di questi.
Una battaglia, condotta e tenuta sotto controllo dai leoni fino al 38’ del secondo tempo: passa un giro di lancette e l’Afro Napoli si complica la vita abbassando il baricentro dopo il doppio vantaggio firmato Dodò-Diallo e concede troppo spazio agli avversari che ci credono e pareggiano i conti in modo clamoroso ad una manciata di minuti dal triplice fischio.
L’Afro Napoli cede il passo in casa contro il Giugliano per 1-0 (dopo il 2-2 dell’andata) e deve dire addio alla Coppa Italia Dilettanti. Al Vallefuoco nel ritorno dei quarti di finale la squadra di mister Ambrosino viene beffata da una punizione di Tommaso Manzo che segna al 16’ della prima frazione di gioco su calcio di punizione.
Una manifestazione di impotenza per il risultato finale. L’Afro Napoli torna dalla trasferta di Baia con tanta rabbia ma soprattutto con molti rimpianti visto l’andamento generale della partita che meritava miglior sorte.
Al “Vallefuoco” il Giugliano ferma la corsa dell’Afro Napoli di Salvatore Ambrosino e si impone per 2-0 dopo quattro vittorie consecutive dei biancoverdi in campionato. Nell’ottava giornata del torneo di Eccellenza a decidere la partita è una doppietta di Fava Passaro che segna al 21’ del primo tempo con un colpo di testa ravvicinato in area di rigore e al 14’ della ripresa con un tiro rasoterra.
Un match di cartello tra Giugliano e Afro Napoli, gara valevole per l’andata dei quarti di finale della Coppa Italia Dilettanti. Sullo sfondo di un Vallefuoco addobbato per le grandi occasioni si sono affrontate due compagini di grande valore e di categoria superiore.