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Sabato 20 Aprile 2024




Primo Piano
Premio Responsabilità Sociale “Amato Lamberti”: la cerimonia a Nisida

Premio Responsabilità Sociale Amato Lamberti la cerimonia a Nisida

Torna a Nisida il Premio Responsabilità Sociale “Amato Lamberti” voluto dalle onlus Jonathan e Gesco e giunto alla sua nona edizione, in programma sabato 10 settembre 2022 a partire dalle ore 19 negli spazi all’aperto del Centro Europeo di Studi.

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Tutti A Bordo a Napoli con il festival di Mediterranea Saving Humans

Tutti A Bordo a Napoli con il festival di Mediterranea Saving Humans

Napoli ospita il primo festival nazionale di Mediterranea Saving Humans, associazione di promozione sociale impegnata nel soccorso in mare delle persone migranti e nell’organizzazione di iniziative umanitarie in Ucraina. L’appuntamento con “A Bordo!” è al Maschio Angioino da giovedì 1 settembre a domenica 4 settembre 2022.

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I genitori di Paciolla ai giffoner: “Aiutateci a diffondere la storia di nostro figlio”

I genitori di Paciolla ai giffoner Aiutateci a diffondere la storia di nostro figlio

“Cosa possiamo fare noi ragazzi per aiutarvi a scoprire la verità su quanto è accaduto a vostro figlio Mario Paciolla?” È questa la domanda che i  partecipanti della sezione Impact! di #Giffoni2022 hanno immediatamente rivolto ad Anna Motta e Pino Paciolla, i genitori del  giornalista, attivista e volontario napoletano morto in circostanze misteriose durante l'esercizio delle sue funzioni nelle Nazioni Unite.

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Editoriale
Napoli per l'Ucraina

di Sergio D'Angelo
Ho provato una grande emozione alla partenza da Napoli dei tre bus di aiuti umanitari per i civili ucraini che scappano dalla guerra dirigendosi verso il confine polacco, perché non abbiamo il potere di fermare la guerra, ma possiamo offrire concretamente la nostra solidarietà.
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Speciale
Cooperativa sociale EVA: da 22 anni accanto alle donne per liberarle dalla violenza

CooperativasocialeEva

Gestisce in Campania 5 Centri anti-violenza e 3 Case rifugio: la cooperativa sociale EVA, del gruppo Gesco, rappresenta una delle storiche e più radicate esperienze di donne impegnate accanto ad altre donne. Attiva dal 1999 anni nell’ambito della prevenzione e del contrato alla violenza maschile, accoglie e sostiene donne in difficoltà, insieme ai loro bambini, attraverso un ampio spettro di servizi e una serie di percorsi di emancipazione e inserimento sociale e lavorativo.

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News
Martedì, 26 Luglio 2022Pace, cittadinanza, resistenza civile: a Nisida il Premio Responsabilità Sociale Amato Lamberti

Pace cittadinanza resistenza civile a Nisida il Premio Responsabilità Sociale Amato LambertiSarà dedicata alla pace la nona edizione del Premio Responsabilità Sociale “Amato Lamberti” in programma sabato 10 settembre 2022 a partire dalle ore 19 negli spazi all’aperto del Centro Europeo...

Martedì, 12 Luglio 2022Attacco alla Masseria Ferraioli: bene confiscato minacciato dalla camorra

Attacco alla Masseria Ferraioli bene confiscato minacciato dalla camorraNuovo atto intimidatorio alla Masseria Antonio Esposito Ferraioli, nata in un bene confiscato ad Afragola e gestita da un gruppo di organizzazioni sociali del territorio.

Lunedì, 04 Luglio 2022Armonia a cavallo: Matilde Lauria al campionato interregionale di equitazione

Armonia a cavallo Matilde Lauria al campionato interregionale di equitazione“Cimentarmi ancora una volta in una disciplina quasi inaccessibile per le mie patologie  mi ha permesso di vivere in pieno le contrastanti emozioni tra gioia, paura e felicità.

Martedì, 28 Giugno 2022Premio Nazionale Amato Lamberti: consegnate le borse di studio

Premio Nazionale Amato Lamberti consegnate le borse di studioIn occasione dei dieci anni dalla scomparsa di Amato Lamberti, la Sala Giunta di Palazzo San Giacomo, ha ospitato nella mattinata di martedì 28 giugno 2022 la cerimonia di consegna delle tre borse...

Martedì, 28 Giugno 2022Napoli Pride: e che burdello!

Napoli Pride e che burdelloDopo due anni di restrizioni dovute all’emergenza sanitaria, torna il Napoli Pride.

Il Drop-in e l’Unità mobile di strada

di Maria Nocerino

DROP INNon tutti sanno che significa “servizio a bassa soglia” ma basta trascorrere qualche ora all’interno del Drop-in, nella Duchesca, il quartiere a ridosso della Stazione centrale, per rendersene conto. Chiunque, in maniera gratuita e assolutamente anonima, può accedere a questa struttura, che garantisce una doccia calda, indumenti puliti, qualcosa da mangiare  a chi ne ha bisogno: esigenze basilari, appunto, prima di offrire a chi è più motivato, informazioni e supporto per affrontare il suo problema, sia in termini sanitari che sociali e psicologici.

Un problema di dipendenza, certo, ma non solo. Il Drop-in, presidio sanitario della Asl Napoli 1 Centro gestito dal gruppo Gesco attraverso la cooperativa sociale Dedalus, accoglie una umanità fragile e molto complessa, “multiproblematica”, come ci spiega la coordinatrice per il privato sociale, Ernestina Servo: “Con loro facciamo un lavoro sullo stile di vita condotto finora e sulla nuova strada che vogliono intraprendere, indirizzandoli verso servizi più ad alta soglia”.

In questo contesto di disagio ed emarginazione, la dipendenza è un ulteriore elemento di “fragilità sociale”, come sottolinea il referente pubblico del Drop-in, il dottor Luigi De Matteis, convinto che “in questo tipo di lavoro, l’integrazione pubblico-privato è la garanzia di una flessibilità e di competenze che non sono presenti nel pubblico e anche le difficoltà di interlocuzione tra le due parti possono fare da stimolo per lo scambio di idee e pratiche”.

Ragione di più che ha fatto di questa struttura un punto di riferimento per la popolazione della Maddalena, e non solo. Lo dimostrano le storie di Ivan e Rosa, due utenti che abbiamo incontrato al Drop-in. Ivan: ucraino di 35 anni vive per strada, un passato burrascoso alle spalle, oggi ha superato il suo problema di dipendenza da sostanze, ma continua a frequentare il Drop-in di via Maddalena, che definisce “la casa che non ha”. Rosa, giovane napoletana senza dimora, ha problemi di dipendenza: le sue giornate trascorrono nel circondario della Stazione centrale dove vive con il compagno, anche lui senza tetto. Per lei, la struttura dell’Asl gestita da Gesco è tutto: lì può fare una doccia calda, contare su indumenti puliti e un pasto, ma soprattutto essere supportata a livello psicologico. Senza l’aiuto degli operatori, che sono diventati la loro famiglia, Ivan e Rosa sarebbero persi.

Strettamente collegata al Drop-in e gestita sempre da Gesco per l’Asl Napoli 1 Centro è l’Unità mobile di strada, il camper che gira di giorno tra centro e periferia facendo prevenzione e riduzione del danno sanitario e sociale (siringhe, preservativi, acqua distillata, tra le cose che vengono distribuite) tra le persone che vivono per strada, nella maggior parte dei casi, con gravi problemi di alcolismo. Diventato un punto di riferimento per la città di cui rappresenta “il polso della situazione sociale e sanitaria”, l’Unità mobile è coordinata per l’Asl da Vincenzo Bellopede, viene in contatto con circa 150 persone al giorno e ha come fiore all’occhiello per lo screening sanitario di questa popolazione il test salivare dell’Hiv, unica realtà che lo somministra dopo il San Raffaele di Milano. Secondo Bellopede il modello di lavoro integrato è l’unico che può funzionare: “Ci sono operatori che si sono formati sul campo, alcuni hanno vissuto la guerra dei clan di Scampia, la loro esperienza è strategica”.

Il Drop-in ogni giorno registra 60,70 accessi per un totale di circa 1200 persone assistite nel 2017. Gli utenti sono principalmente senza dimora, persone che vivono per strada, soprattutto stranieri provenienti nella maggior parte dei casi da Nord Africa ed Europa dell’Est. Sono perlopiù alcolisti e poli-consumatori, uomini (85%) e donne (15%) che hanno usato sostanze diverse nella loro vita o che ancora le utilizzano a seconda di quello che più facilmente si trova sul mercato, dalla cocaina agli psicofarmaci. Tra Drop-in e Unità mobile di strada, nell’ultimo anno sono stati 15mila in totale gli interventi realizzati.

Intervista a Ernestina Servo

Intervista a Luigi De Matteis

Intervista a Vincenzo Bellopede

Le testimonianze di Ivan e Rosa

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