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venerdì 26 Aprile 2024




Viaggio sull’Isola di Arturo con Iaia Forte

iaia forte isola di arturo“Uno dei miei primi vanti era stato il mio nome. Avevo presto imparato che Arturo è una stella: la luce piú rapida e radiosa della figura di Boote, nel cielo boreale! E che inoltre questo nome fu portato pure da un re dell'antichità, comandante a una schiera di fedeli: i quali erano tutti eroi, come il loro re stesso, e dal loro re trattati alla pari, come fratelli”.

Le parole tratte dal romanzo di Elsa Morante “L’isola di Arturo”, pubblicato e premiato con lo Strega nel 1957, trovano nuova forza attraverso la lettura scenica di Iaia Forte. L’attrice napoletana le ha portate alla Sala Assoli del Teatro Nuovo di Napoli, in occasione del suo trentennale, tra sabato 9 e domenica 10 gennaio. Una scena quasi completamente spoglia per dare spazio al flusso impetuoso di parole che accompagnano rapendolo lo spettatore per circa un’ora, senza bisogno di altro.

Una scelta, quella a di lavorare al secondo scritto della Morante, che la Forte spiega così: “Quando ho letto la prima volta L’Isola Di Arturo ero molto giovane. I personaggi erano così vivi che mi sembrava di averli accanto, di sentire il loro calore nella stanza in cui leggevo. Quando in età adulta, già innamorata della Morante, ho deciso di rileggerlo, ho compreso cose che da piccola non riuscivo a capire, ma ho sentito che la memoria ‘fantastica’ della prima lettura era rimasta intatta, e che questo libro, per me, avrebbe incarnato per sempre l’adolescenza. Procida, nel romanzo, è come l’anima di Arturo, un luogo incantato e innocente, che verrà abbandonato dal protagonista nell’età in cui si abbandona la propria infanzia. L’Isola e Arturo sono quindi lo stesso corpo, selvatico e denso, sono l’infanzia e l’innocenza, e il romanzo racconta magnificamente quel ‘rito di passaggio’ da un età all’altra così traumatico per tutti noi. Ho deciso di lavorare su questo romanzo per il piacere di comunicare una lingua così bella, e per passare del tempo in compagnia di ‘Quell’isola’, di quel tempo perduto, che è per tutti noi, il nutrimento più vitale dell’immaginazione”.

Iaia Forte è nata a Napoli, diplomata al Centro Sperimentale di Cinematografia, ha debuttato in teatro con Toni Servillo e ha collaborato a lungo con il gruppo “Teatri Uniti”. Sempre in teatro ha lavorato con Leo De Bernardinis, Mario Martone, Carlo Cecchi, Federico Tiezzi, Valerio Binasco, Emma Dante, Alfonso Santagata, Luca Ronconi partecipando a spettacoli tra i più premiati dalla critica degli ultimi anni. Ha vinto il premio della critica come migliore attrice per “Il Misantropo” con la regia di Servillo. Ha esordito sul grande schermo con “Libera” di Pappi Corsicato, con cui ha interpretato anche “I buchi neri”, “I Vesuviani” e “Chimera”, “Il volto di un’altra”. Sempre al cinema ha lavorato con Nichetti, Ferreri, De Bernardi, Martone, De Maria, Risi, Greneeway, Sorrentino ottenendo due Nastri d’Argento, un Globo D’oro, un Ciak d’oro e un premio Sacher come miglior attrice protagonista. Attualmente è Carmen a teatro per la regia di Mario Martone.

M. N.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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