La stanza del gusto

“alta cucina pop” tra tradizione e innovazione

stanzagusto1Prodotti dimenticati e sapori antichi miscelati in modo originale. Alta cucina in un contesto rilassato e allegro a costi contenuti.
“La stanza del gusto” non è un’allucinazione gastronomica. Esiste: in via Costantinopoli 100 ed è un’occasione da non mancare per i palati raffinati.

Capesante e carciofi; Maccu di fave e ricotta croccante; Fagioli a formella e aguglia; Millefoglie di ravioli; Agnello, pecorino e menta; Arancino di parmigiana; Semifreddo di fragole; rosmarino e pepe; Semifreddo di nespole e timo. Solo i nomi di alcuni piatti fanno venire l’acquolina in bocca.

“La stanza del gusto” in realtà sono 2: al pian terreno osteria-cheesebar, al primo piano ristorante. Due location per 2 proposte gastronomiche realizzate con prodotti di stagione a Km 0 e firmate dalla stessa mano esperta: quella dello chef Mario Avallone, che gestisce insieme alla moglie il locale, affiancato da 3 aiutanti.

Al pian terreno, suppellettili dai colori vivaci e dalle forme originali, una lavagna con le proposte del giorno e enormi lampadari arancio, contribuiscono a creare un’atmosfera calda e gioviale. Il cheesebar è ideale per un brunch o una cena informale ed economica; da provare il menù Mezzogiorno a la stanza che comprende piatto unico, bibita e dolce a 13 euro, il ricco tagliere di formaggi o Numero perfetto: un formaggio, un salame, una verdura.

Al primo piano si parte da un ambiente più raffinato per veri e propri viaggi eno-gastronomici multi portate. Si passa dal menù “Gusto” (ad esempio: scarole, fagioli a formella e tartare di gamberi, gnocchi di pane, olive e seppie, tagliata di bufalo, formaggi) al menù “A chilometro zero” (ad esempio: zuppa di mandorle e zafferano, o’ roie; giardiniera di verdure, cacio all’argentiera, cioccolato e ricotta). Infine si possono raggiungere le vette del godimento, ma anche del costo, affidandosi completamente al menù a sorpresa: 7-8 portate a 65 euro bibite escluse.stanzagusto2

L’esperienza in cucina dell’ex bancario Avallone è quella di autodidatta e inizia nell’87 “quando ancora non esisteva la parola “catering” e io facevo il “banchettista” e il cuoco a domicilio”- ricorda lo chef. Nel ’96 fonda “La stanza del gusto” a Rampe Brancaccio: 1 stanza per 1 solo tavolo e un innovativo “laboratorio di cucina”, nel 2000 si sposta a Vicoletto S. Arpino dove i tavoli diventano 38 e infine approda a Costantinopoli.

Per Avallone la cucina è una filosofia di vita oltre che del palato: “Un cuoco POP semplifica e sfronda il merchandising di un piatto, in qualcosa di "ben fatto". Sa interagire nella ricerca del piatto perfetto, cucinato bene e con gioia senza cadere in facili retoriche e in un qualunquistico pourparler, ma, sfruttando in pieno le memorie storiche, il flusso delle conoscenze, la maggiore facilità di comunicazione, il dialogo sui valori. Non capisco i cuochi che parlano di cucina napoletana e non conoscono i cambiamenti, le tensioni e i problemi della città o non sanno dove è via Costantinopoli”.

Lo chef suggerisce alla sua clientela trasversale, composta da tanti intenditori, un costante dialogo sul mondo del cibo proponendo nell’osteria anche la vendita di prodotti gastronomici selezionati con cura e di ortaggi e frutta biologici.

Tra le invenzioni partorite dall’inesauribile fantasia di Mario in questi giorni: la lasagna con pomodori secchi e torselle: un broccolo usato nella “minestra maritata” che lo chef ha recuperato e che è prodotto ormai solo da pochi contadini e il carpaccio di filetto di baccalà marinato in birra scura e accompagnato da patate anche esse marinate e poi fritte.

Info e prenotazioni:  081 401578 - www.lastanzadelgusto.com

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