Salvo Prisco, il figlio dello strozzino di Un Posto al Sole, nasconde un segreto

Enrico Maria PaciniNapoletano, giovanissimo, Enrico Maria Pacini in realtà ha già fatto cinema e teatro, ora lo troviamo tra le new entry di Un Posto Al Sole nei panni di Salvo Prisco, il figlio dello strozzino Gaetano (interpretato da Fabio De Caro).

Un ruolo, quello del figlio del cattivo destinato a seguire la strada del padre, che gli è capitato già di interpretare e lo vede protagonista anche in questi giorni a teatro nello spettacolo “La paranza dei bambini”.

Come ti hanno accolto nella grande famiglia di Un Posto al Sole?

Benissimo, in maniera molto calorosa: entrare a far parte del cast è stato un onore. Parliamo di una famiglia consolidata da più di venti anni, tutti disponili e gentili, mi ha fatto sentire a mio agio, come se ci fossi sempre stato.

Come preannunciato, il personaggio di Gaetano Prisco ha avuto delle evoluzioni…Ora pare che a succedergli sarà il figlio…

Il mio personaggio avrà uno sviluppo diverso, ora è un ragazzino ma ha coraggio e coscienza dei propri mezzi e poteri. Come si evince dalle ultime puntate, Salvo è una testa calda, quindi potrebbe succedere al padre se fosse necessario, ma ovviamente io sono il primo a non conoscere il destino del mio personaggio! Sicuramente Gaetano è fiero di lui perché é un bullo che si fa rispettare.

Abbiamo letto che il tuo personaggio nasconde un segreto? Puoi anticiparci qualcosa?

Non posso dire nulla, ma vi anticipo che si tratta di un segreto familiare, una tradizione di famiglia, diciamo così.

Più in generale, come hai approcciato al tuo personaggio?

È stato abbastanza difficile: Salvo è lontano dalle mie corde, io sono un ragazzo simpatico, solare. Mi sono dovuto molto allontanare dalla mia natura, anche se ho un certo allenamento a teatro, sto portando in scena “La paranza dei bambini”, dove pure sono ‘figlio d’arte’ anche se non sono poi così spietato. E un ruolo simile ho anche nel film Gramigna di Sebastiano Rizzo al cinema dal 16 novembre, dove sono il figlio di un boss che, però, decide di cambiare il suo destino.

A questo proposito, cosa pensi dei figli dei boss che si ribellano e prendono una strada diversa dai loro padri? Sarà questo il caso di Salvo?

Beh, è una scelta più che giusta ma molto coraggiosa, non si tratta solo di andare solo contro la famiglia ma anche contro i giudizi degli altri: è facile farsi coinvolgere per i figli di camorra, complicatissimo per loro andar contro il sistema. Al momento, ragionando da Salvo, non dovrei avere un risvolto positivo ma non si sa mai.

C’è un argomento sociale ancora da trattare o approfondire in Un Posto al Sole o un tema a cui tieni in modo particolare?

Per una questione affettiva, vorrei che venisse affrontato meglio il discorso del teatro come salvezza per i giovani a rischio devianza. Si tratta di un argomento che mi sta particolarmente a cuore, soprattutto da quanto il Nuovo Teatro Sanità è la mia seconda famiglia. Anche se vengo da un altro quartiere, Fuorigrotta,  mi sono unito da un anno a questo collettivo e da allora vedo le cose diversamente. Credo nel teatro come alternativa: anche con 4 ore di laboratorio a settimana si può fare qualcosa, ci si può liberare dei pesi che si hanno dentro e distrarsi. Il teatro è fondamentale per tutti ma per i ragazzini di Napoli che non hanno alternative alla strada può essere addirittura decisivo.

Maria Nocerino 

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