Io tifo per Niko. E lui? Per (il) Napoli

luca turco ferreNove anni quando arrivò sul set, oggi venticinque. Luca Turco impersona Niko: il mio personaggio preferito. Lo so, non bisognerebbe avere preferenze ma come si fa a non amare questo giovanissimo papà mezzo sbarbatello mezzo no, che passa solo guai sentimentali, ha una testa dura, resiste (per ora) alle tentazioni e si dedica, anima e corpo, al figlio e allo studio.

Insomma un ragazzo della porta accanto che a noi donne quasi di mezza età che la sera tra le 20.35 e le 21.05 non rispondiamo neanche al telefono, piace. E non fatevi strane idee! Ci piace perché è un bravo ragazzo, uno che quando diventi vecchia ti porta la spesa, sicuro.

Allora dice che dobbiamo darci del tu, Luca Turco, dopo questa dichiarazione che, per onestà, trascrivo. Ed ecco cosa ci racconta.

Insomma Luca: ti abbiamo visto bambino sul set di Upas, sei un giovanottone ormai. Il fatto di essere nel cast della serie più famosa d’Italia ti ha condizionato?

Probabilmente sì, ma non credo sia dovuto solo al fatto di essere cresciuto sul set. Ho sempre frequentato tante persone molto più grandi di me e ho avuto impegni sin da bambino: questo ti fa crescere in modo un po’ diverso, avere il senso della responsabilità. Per me il lavoro  è un impegno che ho avuto  da quando ero piccolo ma non è un peso.

E le responsabilità di Niko?

Quella del figlio non ce l’ho e non sono pronto ad averla però credo che tantissimi ragazzi vorrebbero essere al posto mio, avere un lavoro e una famiglia che ti aiuta.

È una scelta coraggiosa, quella di mollare tutto per studiare?

Coraggiosa perché Niko ha un figlio da mantenere e vive in affitto con altre persone ma decide comunque di puntare tutto sul futuro. Il mio personaggio però ha una famiglia non povera ma abbastanza borghese, ha comunque le spalle un pochino coperte quindi per lui è più facile, non lo è invece per ragazzi che si trovano completamente da soli perché la famiglia non può aiutarli. Niko ha parlato prima con il padre e ha un buon rapporto sia con lui che con la madre e la sorella.

Hai legato con i tuoi compagni di set?

Con tantissime persone, non solo con gli attori ma anche con i tecnici e con altri che stanno dietro le quinte e che voi (spettatori) non conoscete ma che io considero grandi amici. Il segreto di Un posto al sole è proprio questa unione che c’è tra noi, un rapporto a tenuta familiare: ognuno consoce i problemi e il carattere dell’altro, ne accetta pregi e difetti.

Come consideri invece i tuoi genitori e la sorella che hai in Upas?

Le considero veramente parte della mia famiglia, della mia crescita. Mi hanno aiutato tanto sul lavoro, Marzio, Marina e Claudia… In modi diversi, per caratteri ed età diversi, sono stati come dei maestri per me. Claudia poi è un’amicona.

L’amore, poi, è un capitolo a parte. Niko è un po’ sfortunato.

Eh sì, si è lasciato con Manuela…

Però lei è ancora nei titoli di Upas…

Quelli che li fanno non guardano la serie…

Vabbè tornerà?

Eh… Forse sì.

Luca come reagirebbe, se fosse al posto di Niko?

Luca chiarirebbe la situazione perché non ha avuto modo di parlarle però una persona che si comporta in un modo così non la vedrei tanto stabile. In un rapporto c’è bisogno di continuità, di sicurezza. Una persona così non te la dà.

E tu ce l’hai?

Sì, sono fidanzato da molti anni, conviviamo e abbiamo due cani. È la sicurezza di cui ho bisogno.

Ti piace stare a Napoli?

Napoli è la mia città e la amo, ho la nostalgia di chi non la vede quando sono a Roma, dove vivo perché la mia ragazza è di lì. E anche quando non lavoro ci torno per andare a vedere la partita.

Tifoso?

Tifosissimo. Quando posso vado sempre allo stadio.

La storia di Niko ha attraversato tanti temi sociali. Tu quale senti più vicino?

Giulia è un’assistente sociale, Niko è stato adottato e tutta la sua famiglia è vicina al mondo sociale in qualche modo. Ma il fatto che il mio personaggio sia arrivato da bambino su un barcone mi fa sentire molto vicino al tema dell’immigrazione, come se l’avessi vissuto in prima persona. Poi altri come la camorra e quello dei rifiuti tossici, ancora molto attuali, hanno visto in qualche modo coinvolto Niko. (Ida Palisi)

© RIPRODUZIONE RISERVATA