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Silvia Graziani, personaggio storico di Un Posto al Sole, è donna, mamma e lavoratrice e nelle ultime settimane si è trovata a fare i conti con un evento cruciale e allo stesso tempo imprevedibile nella sua vita: la maternità, messa a repentaglio da un’ombra venuta dal passato.
Ne parliamo con l'attrice che la impersona, Luisa Amatucci e che ci racconta non solo del suo personaggio ma anche di come si affrontano temi importanti come l'aborto in un social drama.
La serenità di una coppia che si prepara ad allargare famiglia e casa è stata minata e messa di fronte ad una prova durissima: la perdita di un bambino. In un momento già impegnativo, l'aborto potrebbe spezzare la felicità di Silvia e Michele? E lei, come si è preparata ad impersonare Silvia in questo momento tanto difficile?
La mia percezione sulla storia è chiara: l'aborto, il fatto che Silvia si senta in colpa, il timore di perdere Michele, il suo compagno, la porta a fare degli errori. Per quanto riguarda, invece, il tema, la perdita di un bambino è un argomento importante: mi sono preparata in base all'esperienza di persone che conosco. Quando una gravidanza è voluta e desiderata si tratta di un dolore lancinante, di una forte sensazione di perdita e dico questo da persona che non è contro l'aborto quando è una scelta.
Passando dal personaggio alla persona: Luisa Amatucci ha due figli, uno di 15 e l’altra di 11 anni… C’è qualcosa che si sente di consigliare alla sua Silvia rispetto al modo in cui si rapporta con la sua famiglia?
A dire la verità gli autori sono bravi ed attenti e spesso sono io che prendo da Silvia spunti per affrontare anche la mia vita di mamma. Io cerco, in qualche maniera, di essere istintiva sentimentalmente come lei, di essere sempre motivata dall'amore che provo e credo che parlare dei problemi, affrontare le questioni che ci stanno a cuore, sia davvero importante.
Ci sono similitudini caratteriali tra Luisa Amatucci e Silvia Graziani? Se sì, quali?
Caratterialmente molte poche similitudini, all'atto pratico siamo due mamme lavoratrici che non hanno orari e che cercano di essere - nonostante questo - presentissime in famiglia. È la passione ad unirci.
Lei si è trovata ad affrontare, come attrice, diversi temi sociali: dalla droga all’alcol alla violenza sulle donne. C’è qualche altro tema a cui tiene in modo particolare, anche a livello personale, un argomento che vorrebbe che fosse approfondito in Upas?
Quasi tutti i temi sociali hanno trovato spazio in "Un Posto al Sole". Sicuramente mi piacerebbe ritornare sul tema dell'immigrazione, questo perché credo se ne parli ancora poco e in maniera sbagliata alle volte. In questo momento storico credo sia importantissimo tornarci su.
Quanto è difficile portare in scena tematiche e argomenti di spessore in fascia preserale, di solito dedicata allo svago?
La scrittura degli autori è importante per parlare di temi forti: l'attore ci mette il suo, ci sono molte cose che aggiungiamo e ci mettiamo in più, ma la scrittura fa da sé e ci dà la possibilità di portare in scena temi e argomenti importante anche in questa fascia.
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