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venerdì 19 Aprile 2024




Marco Mazzanti: dal serial killer all’impegno contro la violenza

Parla l’attore che in Upas interpreta il cattivissimo Leonardo. E lancia un appello per difendere le donne

marco mazzantiL’abbiamo visto interpretare un affascinante avvocato che faceva breccia nel cuore di Angela Poggi. Poi, nel corso della storia, si è svelata la sua doppia personalità, e Leonardo Balestrieri è diventato un pericoloso e implacabile serial killer di donne. Un personaggio a tutto tondo, il “cattivo” per antonomasia che mancava in Un posto al sole. Ecco come ce lo racconta Marco Mazzanti, l’attore che gli dà volto e voce.

Il suo personaggio si trasforma da uomo perfetto a perfetto serial killer: com’è stato per lei interpretare due personalità così estreme? 

È stato entusiasmante e la sceneggiatura mi ha aiutato. Ho cercato di dare un velo di ambiguità al Leonardo buono e un pizzico di umanità al Leonardo assassino, evitando gli stereotipi del killer. Questo lavoro ha dato a Leonardo Balestrieri uno spessore che gli ha permesso di essere amato e odiato, ma mai respinto.  Anzi le persone mi chiedevano quotidianamente quando il mio personaggio sarebbe rientrato in scena.

Mi sono lasciato guidare dalle parole ben scritte sul copione e, grazie alle bravissime Claudia Ruffo e Clotilde Sabatino e al resto del cast, questa storia è arrivata dritta al cuore del pubblico.

Come si è preparato a pensare e ad agire come un serial killer?

Ho letto un libro che raggruppava alcune biografie dei killer seriali e ho compreso come  ogni assassino avesse alle spalle una vita straziata dal dolore, oppure vere e proprie patologie mentali. Ho scelto di creare nella mia fantasia il vissuto di Leonardo prima del suo arrivo al centro d’ascolto di Upas costruendo così le fondamenta su cui basare la mia recitazione: Leonardo ha delle motivazioni forti che lo spingono a uccidere. Questo non è stato raccontato nella storia, ma sono molto felice che il pubblico lo abbia intravisto in alcuni passaggi. Molta gente, infatti, mi scrive provando ad indovinare il passato o il futuro di questo personaggio.

Leonardo non gode di alcun perdono né di possibilità di redenzione: è, in pratica, un mostro. Cosa pensa di questa scelta narrativa così forte, dove non c’è spazio per i sentimenti e per le attenuanti sociali?

Come si fa a perdonare un uomo che ha fatto del male sia fisico che psicologico a delle donne? Personalmente credo che non ci sia nessuna attenuante, Leonardo deve pagare per ciò che ha fatto. 

Angela e Giovanna si fanno giustizia da sole: è il segno che le donne vittime di violenza in Italia non hanno molte chance di salvezza e di riscatto?

Purtroppo la cronaca è piena di episodi di violenze annunciate nei confronti delle donne; mi riferisco alle tante storie di stalker che arrivano a rovinare le vite delle proprie vittime senza essere fermati in tempo. Sono convinto che questa forte storia contribuisca a tenere alti i riflettori su un problema così importante.

Invito il pubblico maschile a schierarsi contro la violenza sulle donne iscrivendosi alla community  www.noino.org 

Ha avuto qualche riscontro da parte di donne che si sono trovate nella realtà in situazioni simili a quelle che lei ha fatto vivere ai personaggi femminili di Upas?

Tante donne mi hanno ringraziato per aver reso plausibile il fatto che un uomo così insospettabile possa, alla fine, rivelarsi un mostro. Si sono riconosciute nella ingenuità di Angela.  Le voglio ringraziare pubblicamente e mandare loro un forte abbraccio.

Sappiamo che la vendetta sarà quella di metterla in una cassa da morto: dopo cosa succederà?

Non posso svelare niente, ma ti assicuro che ci sono un sacco di idee narrative nell’aria. Gli autori di Upas sono già al lavoro!

E per il futuro il suo Leonardo avrà qualche speranza di salvezza e di redenzione?

Leonardo prima dovrà pentirsi e pagare per ciò che ha fatto, poi si potrà pensare a perdonarlo anche se sarà molto dura.

Ida Palisi

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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