Teresa Diacono, mamma, amica, nonna

carmen-scivittaro-2Carmen Scivittaro, nel cast di Un Posto al Sole dal 1998 ci racconta il personaggio di Teresa, mamma e nonna che reca con se’ un indelebile senso di colpa, ma anche la sua evoluzione negli anni, l’interessa per le cause sociali, l’amore per gli animali.

Nelle ultime settimane il personaggio di Teresa è stato al centro di una vicenda complessa: quella che vede Roberto Ferri ricattarla per tacere dell’omicidio del rapitore della piccola Cristina

Si è trattato di una storia interssante da interpretare, ricca di sfumature, alcune delle quali, mi spiace un po’ dirlo non sono state tutte colte dal pubblico che invece ha accusato Teresa di essere in qualche modo una vigliacca, una che si è prestata al ricatto di un potente. In realtà il silenzio di Teresa non è dovuto solo all’amore per Silvia e al bisogno di proteggere la sua famiglia: Ferri ha chiaramente sbagliato nell’uccidere il ragazzo, ma avrebbe potuto comunque giustificare quel gesto violento come legittima difesa, mentre non lo ha fatto, semplicemente perché è un uomo che ha continuamente bisogno di affermare il suo potere, la sua superiorità, il suo principio di invincibilità a tutti i costi.

Non poche le conseguenze in casa Graziani, però

Non poche: innanzitutto Teresa ha perso il suo posto di lavoro (ma è un periodo, questo dell’inoccupazione, che durerà poco, dal momento che a breve ricomincerà a fare da governante ad un’altra delle famiglie di Palazzo Paladini). In secondo luogo anche l’atmosfera in casa Graziani ne risulta appesantita: da un lato dagli scontri tra Silvia e Michele, noto moralizzatore, dall’altro dalla tensione che si è creata proprio tra madre e figlia: Teresa è una buona, una che accoglie il peccato altrui non giudicando mai, nella convinzione di dover scontare ancora il suo di peccato (quello di aver concepito Silvia con un prete), e si è trovata spiazzata dall’atteggiamento della figlia che non ha esitato un attimo, dopo aver conosciuto la verità sul gesto di Ferri, ad accettare comunque i soldi, costringendo in qualche modo la madre, al silenzio.

Una scelta da condannare?

Il bar Vulcano non è la prima volta che corre il rischio di chiudere. L’ultima volta era stato incendiato dalla camorra e poi faticosamente rimesso in piedi, con amore e sacrificio. Nessuna scelta va criminalizzata se se ne conoscono le ragioni più profonde.

Ma Carmen cosa avrebbe fatto al posto di Teresa? Quanto distano i due personaggi nella realtà?

È una bella domanda, io nella vita sono molto severa, sono integerrima, non so davvero cosa avrei fatto al suo posto, ma nelle situazioni bisogna sempre trovarcisi. Sono nel cast di Un Posto al Sole dal secondo anno di messa in onda, quasi una vita! e spesso ho preferito la soap al teatro proprio perché portare aventi negli anni un personaggio, seguirne l’evoluzione, crescere in qualche modo con lui, è un’esperienza molto affascinante e alla fine si tende sempre per portare un po’ del proprio vissuto personale sul set.

Teresa è una figura matriarcale, al vertice di una –bella- famiglia allargata

Una bella famiglia, sì. Una famiglia come ce n’erano una volta e come mi sembra stiano –fortunatamente- tornando ad esserci in giro. In casa Graziani c’è amore e affiatamento e le sue porte sono aperte anche a chi viene da fuori, penso ad esempio a Sandro (praticamente un altro nipote di Teresa), con cui Rossella ha una tenera frequentazione e che trova spesso ricovero in quella casa, in cerca di amore, di quell’atmosfera familiare, di quel calore, che diversamente non trova tra le mura della sua casa.

Il suo personaggio si è trovato spesso ad interpretare dei temi sociali: ce n’è qualcuno differente che vorrebbe interpretare per il futuro?

Due direi. Il primo è quello degli homeless. Il fenomeno dei senza dimora mi ha sempre colpito molto e particolarmente in questo momento storico, in cui a causa di una crisi economica senza precedenti, tutti potenzialmente rischiamo di esserlo. Chiunque di noi potrebbe un giorno perdere il lavoro e trovarsi di punto in bianco senza casa; e non escludo che nel futuro di Un Posto al Sole possano trovare spazio storie di questo tipo. In secondo luogo ho molto a cuore gli animali, le loro sorti e mi piacerebbe anche recitare con qualcuno di loro, sul set (come è già successo in passato, d’altronde) Mi rendo conto che può sembrare un tema un po’ frivolo, che desta un’urgenza sociale minore, ma come diceva Gandhi ‘la grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui essa tratta gli animali’, quindi largo anche agli animali, cartina al tornasole dello stato di salute della nostra società!

SHG

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