Tra il teatro e il “Caffè Vulcano”, ecco Luisa Amatucci

Intervista alla bravissima attrice di Un posto al Sole

Luisa-Amatucci-Luisa Amatucci interpreta la romantica ed energica Silvia Graziani in Un posto al Sole fin dalla prima puntata. Nipote d’arte dell’attrice Isa Danieli, ha abbandonato la fiction solo per due brevi periodi, coincisi con la nascita dei figli. Entusiasta del “Caffè Vulcano”, non abbandonerebbe mai il suo primo amore: il teatro.

Come sono stati gli esordi di Un posto al Sole?

Un posto al Sole ha dato lavoro a tanti napoletani ed è positivo che un progetto così grande sia andato avanti per sedici anni. Per noi attori l’inizio è stato bellissimo e impegnativo. Lavoravamo tante ore tutti i giorni memorizzando molte scene contemporaneamente, ma facevamo anche grandi feste.

Quanto ha contato per lei essere la nipote di una grande attrice?

Sono consapevole di essere stata molto fortunata. Quando ho iniziato a recitare a teatro avere un punto di riferimento è stato molto importante. Il teatro è la massima prova espressiva per un attore. Il contatto diretto col pubblico ti trasmette un’energia che non può trasmetterti la tv. Non potrei mai abbandonarlo ed è ciò che vedo nel mio futuro. Tra poco verrà lanciato un progetto teatrale a cui sto collaborando che per ora è top secret.

È stato difficile passare dal teatro alla tv?

A teatro provi e riprovi, lavori molto su te stessa e hai la possibilità di cambiare se ti rendi conto che qualcosa non funziona. E questo lo rende un’esperienza unica.

Al contrario i tempi della fiction sono velocissimi, ogni attore ha un suo metodo. Inizialmente non dormivo la notte per memorizzare i dialoghi delle varie scene che dovevo interpretare il giorno successivo, ma la mattina ero così stanca che dimenticavo tutto. Con il tempo mi sono resa conto che leggendo le scene la mattina ero molto più naturale. E mi piace la Silvia che viene fuori così: spontanea.

Dopo tante tribolazioni Silvia riesce a riconquistare Michele. Anche Luisa è così romantica?

Silvia e Michele sono tornati insieme per l’incredibile richiesta del pubblico. In lei c’è tanto di me: il personaggio l’ho costruito puntata dopo puntata. Come me Silvia è una donna romantica e ricca di buoni sentimenti, tuttavia è troppo sognatrice, io vivo di più con i piedi per terra. Mi piace molto interpretarla perché è ricca di sfaccettature e si presta bene per le parti di commedia oltre che per quelle più sentimentali: il suo lato buffo e ironico funziona in scene tenere e divertenti. E io adoro la buona commedia, un filone difficile da scrivere e da recitare, soprattutto negli ultimi anni.

Silvia è stata protagonista anche di tante storie dal risvolto sociale…

Sì, Silvia è una donna che prende molto a cuore i problemi di chi le è vicino, ma è stata coinvolta anche in prima persona in situazioni difficili come l’alcolismo. Non è stato facile portare sugli schermi un tema così delicato, ma è stata una bella soddisfazione pensare di far riflettere i telespettatori.

Il Caffè Vulcano è il luogo di ritrovo della gioventù napoletana. Come li vede, i giovani di oggi?

Credo che la gioventù napoletana sia in pieno fermento. In tanti sono impegnati nello spettacolo, nel teatro, nella musica. Purtroppo il problema che riguarda tutta l’Italia è che, sebbene ci siano delle “belle teste”, non ci sono le strade per venire fuori.

Attrice e madre: riesce a conciliare i due ruoli?

Non è facile essere genitori oggi: stiamo vivendo una profonda crisi economica, culturale e sociale. Una donna che lavora e non ha appoggi familiari deve sostenere grandi responsabilità. Io ho due figli di 12 e 8 anni e cerco di seguirli sempre, nonostante faccia un lavoro impegnativo. Sono felice che in Un posto al Sole interpreto una madre che ha un rapporto sano con la figlia.

Credo che le famiglie oggi debbano darsi da fare per fornire punti di riferimento forti e trasmettere fiducia.

Alessandra del Giudice

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