Luca di Monelli tra i Fornelli. La libertà a Nisida profuma di vaniglia

MONELLI FRA I FORNELLIProfumo di vaniglia, di bagna al rum, di canditi, uova e zucchero: quando entri nel  laboratorio di cucina di Nisida  non ti sembra di stare in un carcere. È questo il quartier generale di Monelli tra i Fornelli, onlus fondata dallo chef Luca Pipolo e il pasticciere Ciro Fiorentino, che aiuta i ragazzi a trovare una strada alternativa alla criminalità, inserendoli in un percorso lavorativo concreto. L’associazione è infatti sul mercato con un servizio di banqueting.

“Ricordo benissimo quando entrai fra queste mura per la prima volta. La sensazione dei cancelli chiusi dietro di te. Poi quando inizi a parlare con i ragazzi tutto cambia. Fra il carcere di Nisida e un Istituto scolastico qualsiasi c’è ben poca differenza. I discorsi sono sempre gli stessi: i vestiti, ‘o pallone, le ragazze. La differenza sta nel fatto che gran parte di loro ha già alle spalle anni di soprusi, violenze, ambienti socialmente e culturalmente degradati”. Luca lavora con ragazzi dai 15 anni in su, detenuti a Nisida per crimini anche importanti. Dal furto con scasso al concorso in omicidio. Per questi ragazzi una condanna di diversi anni è una tragedia e invece, incredibile a dirsi, Nisida è per loro un’opportunità. Forse l’unica che gli capiterà mai nella vita. “Per i ragazzi che incontro nei miei laboratori, la prima vera fortuna è stata proprio quella di entrare qui dentro. Nisida è una lavatrice di opportunità: dai titoli di studi alla patente di guida, dai corsi di cucina e pasticceria alla possibilità di apprendere l’arte della ceramica e via discorrendo. La maggior parte di loro ha conosciuto solo violenza e soprusi, senza potersi mai fidare di nessuno, prima di tutto della madre e del padre. Oggettivamente: che percentuale di possibilità avrebbero avuto fuori da questo contesto di essere inseriti in progetti in grado di dargli vere e proprie competenze?”. Non sempre però ragazzi così giovani riconoscono l’opportunità che gli viene data. “È un concetto su cui insisto molto – prosegue lo chef – non avete colpa di ciò che è stato il vostro passato. Ma siete responsabili del vostro futuro. È responsabilità dei ragazzi saper riconoscere un’occasione “. Per fortuna, molti di questi ragazzi scelgono la strada giusta. Con Monelli tra i Fornelli offrono un servizi di catering, entrando in contatto con strutture recettive importanti e industriali. “Come A. – racconta Luca orgoglioso – entrato in carcere a 15 anni con una condanna di sedici per concorso in omicidio. Ha iniziato a lavorare con noi, si è appassionato, ha proseguito la sua strada di giovane adulto sempre nella legalità. A 24 anni, quando sarebbe dovuto passare al carcere vero e proprio, si è scelto di dargli l’occasione di costruirsi una vita quasi normale in un regime di semi-libertà. Oggi continua a lavorare nella ristorazione”.

Monelli tra i fornelli ogni anno partecipano anche al Premio Lamberti per la Responsabilità Sociale, con il loro servizio di catering negli spazi del Centro Europeo di Studi di Nisida (metti link a premio Lamberti).

Il loro servizio catering è economico, affidabile e soprattutto davvero buono!

Per informazioni: www.monellitraifornelli.it

Chiara Reale