Il Presepe napoletano a New York

Presepe napoletanoPer quasi vent’anni, la pittrice e collezionista Loretta Hines Howard, scomparsa nel 1982 a New York, varcò quotidianamente la soglia del Metropolitan Museum sulla Quinta Strada e, con un’attenzione maniacale, si preoccupò di realizzare l’allestimento delle decorazioni natalizie dell’albero del museo, aggiustando gli abiti di seta dei pastori e curando ogni più piccolo dettaglio.

La sua passione per l’arte, infatti, era stata arricchita, negli anni, dalla scoperta di una città, dall’altro lato dell’oceano, nella quale, spesso, era tornata alla ricerca delle preziose statuine presepiali che tanto amava: Napoli. Tutto era iniziato nel 1925, durante il primo dei suoi viaggi nella città partenopea, quando quel mondo incantato di angeli, pastori, pecore e figurine religiose l’aveva affascinata al punto da spingerla a investire tempo e denaro in quella collezione così, potremmo dire, insolita per l’epoca.

Nel 1957, convinta che la bellezza di quelle statuine dovesse essere condivisa con un pubblico molto più vasto, ebbe l’idea di “prestare” la sua collezione al Met per la realizzazione del suo albero natalizio. A partire dal 1964, poi, il successo crescente dell’esibizione e il suo desiderio di dare al Museo la possibilità di far diventare il presepe napoletano un appuntamento fisso del Natale in città, popolare quanto l’albero del Rockfeller Centre, quello di Wall Street e di Bryant Park, spinse Loretta a regalare alla strutture ben 250 pezzi della sua incredibile collezione, con la piccola “clausola” che le consentiva la possibilità di occuparsi dell’istallazione ogni anno personalmente. La bellezza del presepe napoletano e degli addobbi natalizi per l’albero divennero, grazie a lei, cosi’ famosi negli Stati Uniti che John F. Kennedy e Lyndon B. Johnson, chiesero e ottennero il permesso di poter usare parte della sua collezione all’interno della Casa Bianca.

I pezzi, in mostra fino al 7 gennaio (l’allestimento è stato presentato solo qualche giorno fa), sono collocati a decoro di un albero di oltre sei metri di altezza e, alla sua base, come scena di un tradizionale presepe con case, una fontana, 50 animali  e oltre settanta figure tradizionali, inclusi i Magi. Alcuni pezzi sono stati, peraltro, realizzati da artisti di fama come Giuseppe Sammartino e i suoi allievi Salvatore di Franco, Angelo Viva e Giuseppe Gori, e sono tutti ricchi di dettagli meravigliosi, a partire dagli abiti realizzati in preziosi tessuti di seta e gli utensili da lavoro dei vari protagonisti, fino alla meravigliosa corona in oro del bambin Gesù che sembra irradiare luce tutt’intorno. Tutti i pezzi della meravigliosa collezione, risalgono al 18mo secolo, apice del barocco e periodo in cui la realizzazione dei presepi e dei pastori che li compongono, fu riconosciuta come una forma d’arte a tutti gli effetti.

Solitamente l’apertura dell’esibizione è accompagnata dall’illuminazione ufficiale dell’albero, che quest’anno è stata cancellata per la preparazione concomitante di un’imponente installazione di dipinti europei, ma la visita all’albero e al presepe é resa ancora più emozionante dalle musiche natalizie di sottofondo che risuonano in tutta la galleria.

Angela Vitaliano