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venerdì 19 Aprile 2024




I centri diurni si raccontano, la prima giornata del Premio Fausto Rossano

rossano primo giorno 1Il primo giorno del premio cinematografico Rossano apre con la sezione laboratori, film e documentari provenienti da esperienze provenienti da centri per la salute mentale.

Le prime proiezioni hanno avuto luogo ad Officine Gomitoli, la sede della cooperativa Dedalus. Il progetto ha come finalità di promuovere opportunità sociali e personali per gli adolescenti e i giovani migranti e italiani del territorio che vivono nel territorio locale, creando un luogo capace di diventare riferimento stabile per la realizzazione di attività di eccellenza a carattere educativo, artistico e formativo e per l’offerta di spazi permanenti di socialità e incontro. “Officine Gomitoli è un posto che abbiamo immaginato per fare rete tra le realtà simili alla nostra. – racconta Paola Esposito della Cooperativa Dedalus- Quest’anno il tema del Premio Rossano, le seconde generazioni e l’identità migrante, ci sono particolarmente vicine”.

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Per un pugno di banane è il cortometraggio che ha aperto le danze, 12 minuti di ilarità e tenerezza. Il corto è stato realizzato da un centro diurno dell’Asl Roma 1. Il cast è integralmente composto da utenti del centro diurno e la regia è di Davide Forte “è stato un impegno molto importante, in termine di tempo e di sforzi ma i nostri ragazzi ci stupiscono ogni anno di più – racconta il signor Antonio Bocchino, operatore sociale del centro- sono più di 7 anni che teniamo questo laboratorio di cinematografia e non intendiamo fermarci. Le ricadute positive sulla salute dei ragazzi sono incommensurabili”.

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Il secondo documentario proiettato è stato Caffè e Sigarette…please! Di Alessandro Capone. Si tratta del sincero e commuovente racconto del laboratorio teatrale che si è tenuto nella Clinica  di Formia Sorriso sul mare.La direttrice della clinica, la dottoressa Iolanda Sarra, ha reso possibile questo lavoro, frutto della dedizione del personale e della direzione nei confronti del benessere dei pazienti. La missione della dottoressa Sarra, come quella di suo padre prima di lei è quella di dare centralità al paziente. La clinica Sorriso sul Mare è una delle piccole eccellenze in termini di salute mentale che abbiamo in Italia, senza l'aiuto delle autorità competenti si mettono in gioco per dar voce a questi temi cosi importanti e delicati.  In questo laboratorio il regista Alessandro Capone si è lanciato in un’impresa tanto bella quanto difficile: provare a fare terapia tramite il teatro. Grazie ad una sceneggiatura che rispecchiava le vite degli utenti del centro, provare a far affrontare all'attore – utente una difficoltà tramite la recitazione. Il documentario è uno scorcio senza tabù e senza pietismi che apre le porte della realtà di questo allegro gruppo di ragazzi al mondo.   

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L’ultimo cortometraggio della mattinata è stato Fred Home, sempre a cura del gruppo cinematografico dell’Asl Roma 1, un thriller costellato di piccole gemme di comicità. Il personaggio principale, come in un poliziesco all’americana, parte alla ricerca di un fantomatico Fred, tra difficoltà ed ostacoli il percorso si rivela essere un viaggio all’interno di se stesso alla ricerca di una piccola grande verità: gli equilibri rotti servono a crearne altri più forti e duraturi.

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Eva de Prosperis