Perché affidarsi ad un centro privato per la pma

Intervista al Prof. Brian Dale, direttore del Centro di Fecondazione Assistita di Napoli 

Brian DaleIl CFA Centro di Fecondazione Assistita, in via Tasso, 480 è diretto dal Prof. Brian Dale, il biologo al quale si deve l'introduzione della tecnica ICSI in Italia. Se consideriamo i cicli di fivet realizzati e i bambini nati ogni anno nel CFA è questo il centro che ha più “numeri” rispetto alla PMA a Napoli. Il Professore che abbiamo avuto l’onore di intervistare ci spiega perché tante coppie scelgono di rivolgersi ad un centro privato piuttosto che ad uno pubblico e le tecniche che in Campania è possibile realizzare solo in un centro privato come l’eterologa e il social freezing.

Secondo gli ultimi dati raccolti dal Registro Nazionale della PMA il centro ha accolto, nel 2015, 884 coppie realizzando 1.184 cicli di Fivet di cui 19 da scongelamento di embrioni e 10 da scongelamento di ovociti e il resto a fresco. Professore, partiamo dai numeri: quanti bambini nascono nel CFA, con che percentuale riesce la PMA e qual è il suo costo?

Il CFA-Italia, Centro Fecondazione Assistita, nato nel 1985 è il più grande centro di procreazione medicalmente assistita in Italia e uno dei più famosi in Europa. Ogni anno circa 400 bambini nascono a Napoli grazie al CFA. Il tasso medio di gravidanza che dipende naturalmente dall'età della donna oscilla attorno al 45%. Presso di noi la PMA costa circa 3500 €.

Perché tante coppie si riferiscono ad un centro privato? Qual è il valore aggiunto rispetto ad un centro pubblico?

La maggior parte dei centri per la PMA in Italia e in effetti nel mondo sono privati. Ci sono due motivi principali per questo, uno tecnico, l'altro riguarda la natura privata riservata di questo trattamento. La fecondazione assistita richiede un alto livello di competenze, attrezzature costose e una costante formazione e un continuo aggiornamento dei professionisti coinvolti in questo tipo di procedure. Questi requisiti spesso non si trovano nei centri pubblici che hanno risorse limitate e programmi di formazione inadeguati per il loro personale. Ad esempio, nei centri pubblici in Italia i ginecologi vengono reclutati dal personale esistente mentre i biologi non hanno un ruolo preciso e di solito sono assunti con sussidi temporanei o borse di studio. I budget limitati nelle strutture pubbliche spesso condizionano e limitano i centri di PMA pubblici incidendo molto sulla qualità e le percentuali di successo della struttura,  spesso limitando addirittura le tecniche disponibili per le coppie. Da un punto di vista psicologico, è importante che le coppie con problemi di fertilità siano trattate in un ambiente privato e discreto, dal momento che sono spesso stressate e ansiose. La privacy e la possibilità di ricevere trattamenti personalizzati sono fondamentali per il successo della tecnica di fecondazione assistita. Purtroppo solitamente l'ambiente e l'atmosfera di un ospedale pubblico non consentono privacy e soprattutto la serenità necessaria a favorire il successo del trattamento di coppie sterili.

Nei centri pubblici spesso c’è il limite di età, per la donna di 43 anni, anche da voi è così?

Nei centri di PMA privati non esiste un limite di età per le donne a condizione che la paziente abbia un ciclo mestruale e follicoli antrali sufficienti. Esiste tuttavia un limite massimo di 45 anni per la prescrizione di ormoni per la stimolazione e i pazienti che richiedono la donazione di ovociti dovrebbero essere al di sotto dei 50 anni come indicato dalle linee guida nazionali. La paziente più in la con l’età che abbiamo trattato con successo ed ha avuto un bambino usando i propri ovociti, aveva 46 anni.

La fecondazione eterologa è permessa alle coppie eterosessuali dalla legge Italiana, tuttavia la Regione Campania ancora non si è attrezzata. E’ comunque possibile e permesso realizzare l’eterologa nei centri privati?

La PMA eterologa, cioè l'utilizzo di sperma o ovociti donati, è consentita in Italia poiché la Corte costituzionale ha pronunciato alcuni articoli della Legge 40 incostituzionali nel 2013. La donazione di gameti però deve essere anonima secondo la legge italiana. I centri pubblici nella Regione Campania e in generale in Italia spesso non offrono PMA eterologa a causa del costi più alti delle procedure rispetto alle tecniche omologhe. Il CFA offre procedure con  tecniche di fecondazione eterologa dal 2013 ed è il più grande centro per la donazione di ovociti e liquido seminale nel sud Italia. Il CFA collabora con banche spagnole di donatrici di ovociti ed una banca danese di spermatozoi ai quali i pazienti stessi si rivolgono per richiedere gameti donati compatibili con la coppia. Abbiamo anche un centro affiliato CFA ad Atene per i pazienti che preferiscono andare all'estero. La fecondazione assistita con donazione di ovociti presso il CFA costa € 7.500 mentre le tecniche di fecondazione assistita con donazione di liquido seminale il costo varia dai € 1.300 ai 4.000 euro a seconda della tecnica utilizzata.

Sempre più si sta diffondendo il Social Freezing, lo effettuate presso di voi? Fino a che età è consigliabile congelare gli ovuli?

Il CFA ha offre dal 2007 la possibilità di poter ricorrere al congelamento di ovociti “social freezing”. La donna che per vari motivi di salute, o scelta, desidera rimandare un figlio fino a più tardi nella vita, può sottoporsi ad una stimolazione per produrre diversi ovociti, questi vengono poi vetrificati e crioconservati fino a quando la paziente non decide di essere pronta ad avere un bambino. Il processo di congelamento chiamato vitrificazione è altamente efficiente con un successo di scongelamento che può raggiungere il 95%, ma naturalmente l'efficienza dipende dall'età della paziente. Più giovane è la paziente, più facile è la vitrificazione con conseguente successo della fecondazione assistita. Il congelamento sociale è ottimale per le  pazienti che hanno intorno ai 30 anni  o anche più giovani. La tecnologia di congelamento è migliorata così tanto recentemente che con  ovociti congelati si ottengono gli stessi tassi di gravidanza e successo, come con procedure di fecondazione assistita utilizzando ovociti non crioconservati, “freschi”, questo servizio offerto offre grande opportunità a tutte le donne che per tanti motivi devono o vogliono aspettare ad avere un figlio più in la con l’età.

Alessandra del Giudice

 

Il prof Brian Dale è nato a Stockport (Inghilterra) nel 1951. Vanta più di trent'anni di esperienza nel campo della riproduzione. A lui si deve l'introduzione della tecnica ICSI in Italia, Svizzera e Medio Oriente. Inoltre ha brevettato diverse strumentazioni (CODA) e tecniche nel campo della riproduzione assistita (AOT). In particolare, sistemi per assicurare ambienti atossici per le colture dell’embrione umano in vitro e per la semplificazione delle tecniche di PMA. Nel corso della sua carriera ha pubblicato 8 libri e oltre 140 pubblicazioni sulla fertilità e sull'embriologia. Dal 1984 a oggi è stato membro di commissioni e coordinatore di progetti per numerosi organismi internazionali, tra cui la NATO, NIH (USA), la Royal Society Inglese (Browne Research Fund), la Serono Farmaceutica, il Ministero Giapponese dell’Educazione, Cultura e Scienza (Monbusho International Research Grant), CEE. E’ fondatore e redattore capo della rivista internazionale di biologia Zygote, pubblicata dalla Cambridge University Press. E’ autore dell’ articolo “Riproduzione: tecniche di inseminazione artificiale” pubblicato dalla Enciclopedia del Novecento della Treccani. E’ fondatore di Alpha, società internazionale di embriologia, di cui è stato membro del Consiglio Direttivo dal 1994 al 2000. E' stato membro della commissione consultiva della Società Europea per La Riproduzione Umana ed Embriologia (European Society for Human Reproduction and Embryology, ESHRE). Attualmente dirige vari centri di procreazione assistita in Italia ed è consulente di embriologia per diversi centri all'estero: in Inghilterra, in Svizzera ed in Arabia Saudita.