Il cyberbullismo e la dipendenza dai sistemi informatici

Intervista a Giovanni Biggio 

Giovanni Biggio“Il cyberbullismo è diventato un fenomeno devastante, basti pensare che alcuni – e non sono pochi nel mondo – ragazzini e ragazzine all’età di 12-14 anni si suicidano”. Parla Giovanni Biggio professore ordinario di Neurofarmacologia nell’Università di Cagliari.

“Cadere nella rete dei cyber bulli è devastante – dice Biggio -  Il cyberbullo rispetto al bullo è molto poù pericoloso perché non lo vedi, non sai chi è. L’incidenza è elevatissima”. Il rischio è legato all’abuso, da parte dei minori, degli strumenti informatici. Dice ancora lo psichiatra Biggio: “Oggi si calcola che negli ultimi dieci anni i bambini tra gli 8 e i 10 anni sono passati da un uso del pc, del cellulare e del sistema informatico dalle 7 ore alle 10 ore nelle 24 ore, soprattutto nelle ore notturne. Tutti usano il sistema informatico dopo cena, durante la notte il 98 per cento, quindi sempre tutti. Per i genitori può essere difficile gestire un ragazzino di 12 anni ma un bambino di 2 anni no, si è incoscienti. La deprivazione di sonno per il cervello è uno stress enorme e parliamo di fasce d’età cruciali, in cui il soggetto rischia di andare verso la patologia”.

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