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Reportage
Modelli di consumo e servizi integrati per le dipendenze
Contrasto alla droga: qui Napoli



Ne è convinta Marinella Scala, responsabile pubblica del Palomar
Marinella Scala è la coordinatrice del centro diurno e residenziale Palomar, la struttura intermedia della Asl Napoli 1 Centro gestita da Gesco attraverso la cooperativa sociale Era. E non ha dubbi: il servizio di cui lei è responsabile per la Asl, e che reputa “quello dove è meglio riuscita l’integrazione tra pubblico e privato”, non sarebbe lo stesso senza l’apporto indispensabile del terzo settore.
Stefano Vecchio ci parla del modello dell’integrazione pubblico/privato sociale
Competenze professionali e flessibilità organizzativa: sono tra le caratteristiche principali del lavoro svolto dal terzo settore in integrazione con il pubblico nella gestione dei servizi per le dipendenze sul territorio napoletano. “Quello che abbiamo fatto come servizio pubblico non è stato affidare o esternalizzare ma potenziare, non convenzionare ma integrare attraverso il contributo del privato sociale, i cui enti non sono percepiti come staccati ma diventano parte di un unico modello organizzativo”.
I servizi per le dipendenze a Napoli sono organizzati dalla Asl Napoli 1 Centro per rispondere ai diversi modelli di consumo, in un sistema integrato secondo cui i servizi si avvalgono di personale pubblico e di personale del terzo settore.
“Negli ultimi vent’anni c’è stato un cambiamento radicale nel modo di consumare le sostanze rispetto all’eroinomane degli anni ’80 – spiega il Direttore del Dipartimento Dipendenze della Asl Napoli 1 Centro Stefano Vecchio - per cui, oltre all’eroinomane classico che si presentava come eroinomane deviante, marginale, con atti micro-criminali, nel tempo con la diversificazione del mercato e quindi l’offerta di sostanze diverse, sono emerse nuove figure corrispondenti a nuovi modi di consumare, meno marginali per certi versi, più socialmente integrati, che si esprimono con degli stili e modelli diversi”.
Lo spiega Marina Rinaldi, dirigente dei Servizi socio-sanitari della Regione
“Stabilizzare i modelli di intervento senza togliere nulla ai servizi per le dipendenze che rientrano nei Lea e non si toccano”. Queste le intenzioni della Regione Campania secondo Marina Rinaldi, dirigente regionale del settore Assistenza e Interventi socio-sanitari Direzione generale Tutela della Salute.