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venerdì 8 Dicembre 2023




Giovani e droghe: la movida a Napoli

movidaNegli ultimi anni, tra i giovani c’è un consumo sempre più diffuso di alcol e droghe, spesso usati in combinazione tra loro. Di recente, si è sottolineato l’impatto che la movida nelle grandi città determina sulla popolazione e il ruolo che assumono le droghe nel determinare comportamenti che creano, oltre a danni e rischi per chi li usa, anche conflitti e violenza.

Negli ultimi tempi anche nella movida napoletana (dal centro storico a Chiaia, fino al litorale flegreo e bagnolese, soprattutto d’estate) si riscontrano numerosi episodi di conflittualità legati all’uso di sostanze e alle conseguenze di ciò in termini di sicurezza per la popolazione. In questo contesto, si inquadra l’intervento che, insieme al terzo settore, la UOC Dipendenze dell’Asl Napoli 1 Centro realizza nei luoghi del divertimento dei giovani (Hybrid).

“Dobbiamo prendere atto che i consumi di droghe dilagano tra i giovanissimi e spiegare loro come consumare queste sostanze senza correre rischi”, a pensarla così è lo scrittore Maurizio Braucci, a cui abbiamo chiesto un parere sul tema giovani e dipendenze. “Chi sbaglia paga e questo discorso vale anche per i giovanissimi. Ma è anche vero che mancano un servizio specifico e percorsi psicologici e psichiatrici per i ragazzi”. Un visione un po’ diversa arriva da Silvia Ricciardi, responsabile dell’associazione Jonathan, che si occupa di minori a rischio. Ci vorrebbe una sorta di “piano Marshall per i giovani”, invece, per il cantante Daniele Sanzone: “La piazza di spaccio non è più Scampia, le sostanze si trovano facilmente più o meno ovunque, le famiglie, ma anche la scuola e il sociale devono fare ognuno la propria parte”.

I luoghi della movida

La movida notturna partenopea si consuma particolarmente nel centro storico della città ma anche sul lungomare e nei quartieri collinari. Studenti universitari fuori sede, turisti ma anche molti concittadini si concentrano nelle zone più vivaci della città dove, oltre allo streetfood, si può consumare alcool con molta facilità. Non mancano i problemi come quello relativo al mantenimento dell’ordine pubblico e i comportamenti deviati rispetto all’abuso di alcool o sostanze stupefacenti. Anche gli schiamazzi, il caos, il traffico sono al centro di costanti polemiche anche rispetto alle misure intraprese dagli organi competenti.

Centro storico Piazza Bellini, a due passi da piazza Dante, a ridosso delle antiche mura greche, è una delle zone più frequentate dai ragazzi, in particolare da studenti universitari che animano il centro a qualsiasi ora. I locali dediti per lo più alla vendita di alcolici e superalcolici intrattengono i giovani in strada fino a notte fonda. A poca distanza c’è largo San Giovanni Maggiore. Lo spazio antistante Palazzo Giusso, sede universitaria, è anch’esso luogo di movida. Anche qui sono tanti i giovanissimi che si intrattengono. Piazza del Gesù Nuovo e piazza San Domenico Maggiorevede protagonisti ancora i giovanissimi, di cui molti minorenni. Di notte le piazze accolgono chi trascorre qualche ora nella zona dei Decumani. Sul mare Nel quartiere Chiaia si concentrano numerosi piccoli locali nei quali si possono acquistare bibite alcoliche e superalcoliche. Nell’occhio del ciclone la zona dei baretti di San Pasquale dopo gli episodi di grave violenza verificatesi nelle ultime settimane. Fatti che, così come registrato dalla cronaca, hanno riguardano gruppi di giovanissimi scatenati da futili motivi. Lungomare Mergellina, zona sempre affollata e molto spesso caotica. Chalet e autonegozi sono l’occasione per vivere la strada. La banchina del porticciolo di via Francesco Caracciolo e l’annessa scogliera sono il posto in cui ci si intrattiene per trascorrere la serata, anzi la notte. Ovviamente la zona è particolarmente viva nel periodo estivo, meno in quello invernale.

Il Borgo Marinari, a ridosso di Castel dell’Ovo, resta, almeno per ora, uno dei posti più tranquilli della movida notturna a Napoli. Posto più raffinato e caratterizzato da locali che organizzano eventi a tema e con una selezione particolarmente restrittiva rispetto al pubblico. Quartieri collinari Via Aniello Falcone al centro di tensioni e polemiche per il caos continuo. Ricca di bar e locali dove si possono acquistare cocktails di ogni genere, specie a base di alcool. Dal venerdì fino alla domenica sera la zona è particolarmente frequentata, il pubblico è tra i venti e i trent’anni. Anche il Belvedere San Martino, davanti al favoloso Museo di San Martino, è usualmente frequentato da studenti giovani. Musica alta, strade bloccate dal numero eccessivo di persone, schiamazzi notturni sono i motivi che hanno portato alla nascita di comitati di cittadini per restituire vivibilità al quartiere. I comitati combattono contro la movida che si allontana da occasione di aggregazione dei giovani e quasi si trasforma in esperienza negativa specie per chi vive nelle zone interessate oltre per chi le frequenta.

MAPPA: https://drive.google.com/open?id=17YMibKeGWKgS07v98NQr3GgZH7QXDXAt

Intervista a Daniele Sanzone

Intervista a Maurizio Braucci

Intervista a Silvia Ricciardi

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