Parlano le mamme: “non è una città per bambini”

Abbiamo deciso di chiudere questo nostro viaggio nella prima infanzia a Napoli, lasciando la parola alle mamme, di diversa provenienza e quartiere, perché fossero loro a raccontare le opportunità o i limiti della città. Per quasi tutte le donne intervistate, Napoli non è a misura di bambino, almeno nella fascia 0-3 anni; la situazione cambia se parliamo di bambini in età scolare.

Che ci siano o meno riferimenti per la prima infanzia nella loro Municipalità (ed è molto più frequente il secondo caso), tutte quelle che abbiamo incontrato sono mamme attive, capaci di adattarsi a seconda delle esigenze dei loro piccoli, combattive e soprattutto con la voglia di fare rete e creare insieme qualcosa di costruttivo per il futuro dei propri figli in questa città. Donne che si informano e, se non ci sono, le occasioni per il benessere dei propri figli si attivano per crearle, perché non si può non fare nulla, dove non arriva il pubblico c’è il privato, dove non c’è lo Stato, ci sono le associazioni. Nel silenzio della politica e delle istituzioni, a parlare sono le mamme napoletane, portatrici di idee e proposte che, se realizzate, potrebbero cambiare in modo significativo la vita dei cittadini di domani.

Da qui il nostro appello a tutte le mamme di Napoli: se avete proposte per una città a misura di bambino, segnalazioni di altre esperienze o iniziative significative per i più piccoli, scriveteci a info@napolicittasolidale.it

M.N.

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