ViaggiagendO - L’Avana

agendo-2014-LAvanaVi proponiamo in esclusiva nei mesi estivi, uno per week-end, alcuni dei racconti di viaggio appositamente elaborati da giornalisti e scrittori per agendO 2014, l’agenda che Gesco edizioni dedica ogni anno ad un tema diverso e pubblica a sostegno di un progetto sociale.
Questa settimana andiamo a Cuba con Alessandra del Giudice.

Ci sono momenti in cui c’è bisogno di perdersi per ritrovarsi. In cui l’unico compagno di viaggio possibile siamo noi stessi. Ed è già troppo. Bisogna procedere per sottrazione abbandonando le sovrastrutture, i miti e i pregiudizi. Per questo è necessaria una valigia mezza vuota da riempire di meraviglia inattesa. Ecco lo stato d’animo giusto per scoprire Cuba, perché anche lei come voi, si sta cercando. Dimenticate il mare caraibico, lo sguardo tenebroso del Che, le belle donne, l’allegria superficiale. Abbandonate al turista lo sguardo dagli alberghi all-inclusive di Varadero o Cayo Largo. Perché imprigionare in uno schema un Paese che sta tentando di liberarsi dallo sguardo altrui sarebbe un gioco perso in partenza. Ora siete pronti per iniziare il viaggio. Siamo all’Avana sull’orlo di un cambiamento possibile. Il futuro è nell’afosa aria cubana, nelle file di giovani pronti a emigrare fuori alle ambasciate, nei piccoli progetti febbrili di chi per anni ha atteso impotente di intraprendere una strada non glorificata dalla storia. È possibile qui ed ora scattare un’istantanea del mutamento, prima che riforme libertarie di Raul Castro cancellino le contraddizioni di decenni di comunismo lasciandone solo la nostalgia. Perché ogni storia ha sempre due facce e se ne guardi soltanto una, prima o poi l’altra ti presenta il conto. Il momento è giunto, il “re è nudo”. L’apertura al mondo dell’isola “proibita” è un fiume in piena che scorre nelle parole della blogger Yoani Sanchez, mentre racconta la sua vita che si intreccia con quella di altri giornalisti incarcerati nella “primavera nera” del 2003. Tra questi Pedro Arguelles scarcerato nel marzo 2011. Gli unici capi di accusa della condanna di Pedro erano stati, come spiega la Sanchez: “avere una macchina da scrivere, una macchina fotografica, dei fogli e molte idee”. «Ciò che è vietato diventa pericoloso – dice Yoani –. Il governo cubano ha sfruttato l’idea dell’isola utopica, cercando di sdoganarsi dal capitalismo straniero ma ha installato un “capitalismo di Stato” che non è riuscito ad assicurare una vita dignitosa ai cittadini». Il salario medio è inferiore a 400 euro al mese e la doppia moneta segna la frattura ineludibile tra cubani e turisti, dominati e dominanti. Per capire l’Avana andate a trovare Sulay all’Hotel Venus. Negli anni 50 quelle dell’Hotel Venus – uno dei circa 80 alberghi adibiti ad alloggio per gli sfollati dell’Avana – erano stanze destinate al piacere di una notte, ma da 18 anni in quelle “celle” di 3mx3m senza finestre vivono sul filo della sussistenza 54 famiglie disposte su 4 piani. Sulay, 26 anni, ha ereditato il posto da sua madre e adesso ci abita con i suoi due bambini, nati da padri differenti. «La legge non obbliga il padre a occuparsi dei figli e lo Stato se non lavori non ti dà niente», spiega la ragazza che fa la venditrice ambulante e scende a prendere l’acqua in strada perché al terzo piano non arriva. Se volete scoprire L’Avana scegliete lo sguardo di Sulay. O quello di Yoani. O di una delle donne de L’Avana che accanto all’hotel Ambos Mundos, dove visse Hemingway, chiedono ai turisti saponette e carta igienica. O quello della signora Herrera che dorme in cucina pur di fittare le altre stanze ai turisti. O quello della bambina che corre perché sa che potrà laurearsi gratuitamente. Cuba, come il futuro, è donna.

Alessandra del Giudice

Consigli di viaggio:

Partite per il viaggio alla scoperta di Cuba da Baracoa, nell’estremo sud est del Paese: mischiatevi ai cubani che ballano la salsa e osservate i bambini che giocano a calcio nelle strade sterrate. Sulla spiaggia attendete i pescatori che vi offriranno aragoste e pesce alla brace per pochi euro e poi inoltratevi nel Parco Alejandro de Humboldt. Inseguite una “cumba” a Santiago de Cuba e, dove la città sfuma nel sobborgo, fatevi leggere nelle conchiglie il vostro destino. Fate tappa a Trinidad,museo all’aperto del colonialismo. Recatevi a Viñales visitando le coltivazioni di tabacco. Scoprite quanto i cubani amino e rispettino la natura facendovi guidare nel Parco della Penisola di Gunanahacabibes tra iguana e formicai giganti. A L’Avana ripercorrete la storia nel museo della Rivoluzione e poi cercate i banchi alimentari tra i vicoli del centro antico. Passeggiate per Paseo del Prado col naso all’insù guardando i balconi dei palazzi coloniali; partecipate con le famiglie al rito del gelato da Coppelia, in Avenida 23 e salutate un’epoca che sta finendo sul Malecon spruzzati dalle onde al tramonto.

Nel 2014 agendO è stata dedicata alla Terra. E’ in preparazione agendO 2015 che sarà dedicata al Cibo e uscirà a settembre.
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