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Sabato 30 Settenbre 2023




Violenza fisica e psicologica sulle donne: ancora troppe contraddizioni

violenza donne 8Quello della violenza sulle donne è un problema ancora tristemente diffuso. I casi che quotidianamente balzano agli onori della cronaca ne sono una prova. Se ne parla molto, certo, e tante sono le campagne di sensibilizzazione, ma ancora troppe sono le contraddizioni, anche di natura istituzionale, che caratterizzano l’argomento.

Giovedì 30 Giugno, a partire dalle ore 9.30, la cooperativa Dedalus promuove,  presso la Sala Consiliare del Comune di Mugnano, un seminario per affrontare il tema della violenza maschile contro le donne, con le operatrici dei Centri Antiviolenza presenti sul territorio di Napoli Nord, gli assistenti sociali, le forze dell'ordine e gli operatori socio-sanitari che a vario titolo incontrano le donne vittime di maltrattamenti che necessitano di sostegno, ascolto, protezione.

Il seminario, così come ci ha raccontato l’operatrice Tania Castellaccio, ha l’obiettivo di ridare centralità al tema, soprattutto in quei contesti territoriali in cui le denunce sono più difficili: “I dati della provincia di Napoli sono perfettamente in linea con quelli nazionali: una donna su tre è vittima di violenza . Ovviamente, in un territorio come quello della provincia di Napoli dove, solo di recente, si comincia a parlare di violenza di genere, le donne chiedono aiuto con maggiore difficoltà. Non parliamo solo di violenza fisica, ma soprattutto di quella psicologica ed economica. La dipendenza economica, infatti, è uno di quei fattori che rende ancora più difficili le denunce da parte delle donne. Anche a livello istituzionale, c’è ancora molto da fare. Basti pensare, ad esempio, che a Melito, comune capofila dell’ambito territoriale a cui Mugnano appartiene, nonostante siano esistiti sportelli antiviolenza, come quello aperto nel 2008, nonostante l’esperienza dello sportello contro i maltrattamenti Karabà, non è ancora partito un centro antiviolenza dell’ambito finanziato dalla Regione Campania. Questo sottolinea le forti contraddizioni di questo particolare periodo storico. A fronte dei proclami nazionali e regionali di Renzi e De Luca , a livello locale sono molte le realtà, anche storiche, che sono costrette a chiudere. Ad esempio, a Napoli ha chiuso casa Fiorinda, l’unica struttura, sottratta alla camorra, destinata alle donne maltrattate del Comune di Napoli. Dalla Regione Campania, infatti, non sono arrivati i fondi ed il Comune non è riuscito a creare l’avviso pubblico. Ma anche a Palermo si riscontrano casi simili. Dunque, auspichiamo, con il seminario del 30 giugno, di rilanciare queste problematiche affinché si dia il giusto peso e la giusta dignità al tema.”

Giovanna Amore

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