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Domenica 1 Ottobre 2023




Vincenzo Soriano: quando il cinema incontra l’impegno sociale

Vincenzo SorianoProtagonista di innumerevoli fiction italiane e di produzioni cinematografiche nazionali ed internazionali, Vincenzo Soriano, 41 anni, è un attore che può vantare numerosi riconoscimenti professionali, come il premio “Amici di Alberto Sordi”, ricevuto nel 2010 e nel 2011, ed il premio “Gallo d’Oro” nel 2011.

Molti, però, sono stati anche i riconoscimenti per il suo impegno sociale, perché l’attore è da sempre vicino alle tematiche che riguardano le fasce deboli della società, in particolar modo al mondo delle carceri.

Da dove nasce il suo interesse per le tematiche sociali?

Il mio interesse per il sociale credo nasca dalla mia storia personale. Una storia triste fatta d’abbandono. A cinque anni, infatti, sono stato abbandonato. Poi, fortunatamente, all’abbandono è seguita l’adozione,  ma è rimasto in me qualcosa che mi ha portato ad interessarmi alle categorie svantaggiate, soprattutto ai minori.

Quali sono le tematiche a cui è più legato?

Sono molto impegnato nelle carceri, perché credo che il carcere debba trasformarsi in un’esperienza che possa essere una vera opportunità per cambiare la vita dei detenuti. Ho fatto molti cortometraggi sul carcere femminile di Pozzuoli, per esempio, ma un progetto che mi sta molto a cuore è il videoclip del brano Il sole in faccia, della cantautrice D’Aria, ambientato nel carcere di Arienzo, in cui recito insieme ai detenuti.

Inoltre, con la mia associazione, Orfani della vita, in collaborazione con l’associazione Cassiopea della dott.ssa Maria Falzarano, stiamo lavorando ad un altro progetto molto importante. Saremo nelle carceri di tutta la Campania per realizzare delle ludoteche per i figli dei detenuti.

Il sociale è spesso al centro delle trame dei film e delle fiction. C’è una storia che l’ha toccata più delle altre?

Ho girato un film sul tema della disabilità “Camminando nel cielo”, presentato al Giffoni Film Festival, ma sul tema dello stalking, “Con tutto l’amore che ho” con Barbara De Rossi e Sandra Milo. In particolare, però, mi ha colpito molto il personaggio che ho interpretato in “Camminando nel cielo”, il padre di un ragazzo che, in seguito ad un incidente stradale, resta su una sedia a rotelle. La famiglia sgretolata, i litigi con la moglie e, soprattutto, questo suo rapporto speciale con il figlio mi hanno colpito profondamente.

Quale sarà il suo prossimo lavoro? 

Il mio prossimo lavoro sarà “Il padrino - Salvatore Giuliano”,  in cui interpreto il bandito siciliano Salvatore Giuliano. Un film che uscirà a settembre e sarà presentato all’ambasciata italiana di Bucarest. 

Giovanna Amore

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