Omovies, ovvero i diritti sul grande schermo

Il Festival Internazionale di Cinema Omosessuale, Transessuale e Questioning è aperto a tutti, anche alle famiglie 

omoviesParte la campagna di comunicazione del Festival internazionale di cinema omosessuale Omovies, ideato da Carlo Cremona di I Ken, che racconta il mondo Lgbt. L’ottava edizione del festival  si terrà a Napoli dal 7 al 12 dicembre al cinema Academy Astra ed è a ingresso gratuito, aperto a tutti. 

Omovies è realizzato in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura e Turismo del Comune di Napoli e con il Coordinamento Festival Cinematografici della Campania.

Cremona, qual è il valore di Omovies?

In un contesto sociale dove ognuno è chiuso nel suo mondo virtuale piuttosto che portato a parlare, chiediamo di venire in una sala cinematografica partecipando ad un coinvolgimento umano ed emotivo che cerca di rompere stereotipi e ruoli sociali per discutere insieme di un tema importante che riguarda tutti: l'uguaglianza tra le persone.

Un obiettivo impegnativo: ma chi viene al cinema a vederlo?

La finalità è ben dimostrata dalle fotografie della campagna pubblicitaria dove coppie omosessuali ed eterosessuali con bambini sono insieme al cinema, ma ci sono anche napoletani e migranti e cittadini di seconda generazione. Sono coppie assortite in cui ciascuno può leggere ciò che vuole, possono essere amici, coppie,ciò che conta è che sono semplicemente delle persone al di là del loro orientamento sessuale. Omovies è il luogo per tutte le famiglie.

Quali saranno le novità di questa edizione?

Sicuramente il respiro internazionale, con 120 titoli in concorso provenienti da diversi Paesi. I lavori hanno sottotitoli anche in   portoghese, tedesco e spagnolo così anche i turisti che verranno Napoli potranno vedere i film in lingua originale.

Quali soggetti sono stati coinvolti nell’organizzazione?

Abbiamo cercato di coinvolgere le comunità locali e quelle dei migranti: dagli africani fino agli americani che non entrano in contatto con la comunità locale. Abbiamo cercato un collegamento con la comunità a Napoli degli Stati Uniti anche perché gli Stati Uniti sono all'avanguardia rispetto alla parità di diritti.

Gli americani sono più avanti in fatto di diritti…

Basti pensare che in questi giorni abbiamo realizzato degli incontri di formazione sui diritti lgbt alle forze di polizia nazionali con Unar, Comune di Napoli e centro studi Sinapsi ed è la prima volta che accade in Italia, mentre negli Stati Uniti il capo delle forze armate è un militare dichiaratamente omosessuale. La battaglia della presidenza Obama è stata quella per l'equiparazione dei diritti di tutte le persone partendo dalla Costituzione americana che ha in se questo valore, mentre in Italia stiamo ancora stiamo a vedere se i cittadini sono uguali agli altri o no.

Quali sono i diritti negati che devono essere garantiti al più presto in Italia? 

L'equiparazione pubblica dell'istituto di civile convivenza, il rito civile uguale per tutti, la possibilità per coppie gay di crescere i propri figli senza che siano figli di nessuno e possano vedere riconosciuti propri affetti come affetti legali, leggi che inaspriscano le pena verso per omofobia e transfobia e che mettano a disposizione azioni finanziarie a contrasto della discriminazione nei confronti di persone lgbt, secondo la strategia dell'Unar. Credo inoltre che un paese moderno debba avere un ufficio nazionale anti discriminazione che sanzioni in modo inequivocabile e inappellabile i parlamentari che promuovono odio razziale nei confronti di qualsiasi minoranza.

(Alessandra del Giudice)