Nuovo centro di andrologia e malattie della fertilità aperto anche alle persone trans

Ne parliamo con il direttore, Rosario Pivonello

rosario pivonelloUn centro di andrologia, riproduzione e sessualità di coppia che curi in sinergia corpo e mente aperto a uomini, donne, e persone con disforia di genere. E’ già aperto e, completato l’allestimento, sarà inaugurato alla fine dell’anno presso il Policlinico Universitario Federico II in via Sergio Pansini a Napoli.

Il direttore Rosario Pivonello, endocrinologo specializzato in andrologia, ci racconta che il centro, grazie ad una serie di ambulatori specifici, si occuperà di infertilità e disturbi della sessualità di coppia, e seminologia, nonché di attività di ricerca. Innovativo l’ambulatorio completamente dedicato alla gestione clinica e al benessere dei soggetti con disforia di genere. 

Professore, di quali ambulatori si compone il nuovo centro?
Si tratta di ambulatori dedicati che vedono la collaborazione di equipe formate da medici e psicologi: quello per i problemi di infertilità di coppia che lavora in stretta collaborazione con il centro di riproduzione medicalmente assistita del Policlinico diretto dal professor Giuseppe De Placido con l’ausilio della Dott.ssa Ida Strina e dal Dott. Carlo Alviggi; quello di seminologia collegato ad un laboratorio di ricerca sulla fertilità maschile, coadiuvato dal Dott. Giorgio Coppola, biotecnologo e seminologo; quello di sessuologia, che lavora in stretta collaborazione con il team di psicologi diretti dal Prof. Paolo Valerio; quello oncologico, che lavora in collaborazione con il team di oncologi diretto dal prof. Sabino De Placido, finalizzato al management delle complicanze della sfera sessuale e della fertilità dei pazienti con cancro del testicolo, ed un ambulatorio di diagnostica ecografica ed interventistica andrologica, coadiuvato dal Dott. Mariano Galdiero.

Il tema dell’infertilità è un in crescita nella società attuale?
L’infertilità è sicuramente un fenomeno in crescita in una società i cui stili di vita e l’esposizione ambientale potrebbero giocare un ruolo molto importante. Se in passato si credeva che l’infertilità fosse un ‘problema’ squisitamente femminile, oggi si stima che i fattori maschili concorrono in egual misura a quelli femminili. Oggi l’età del concepimento risulta avanzata e in contemporanea osserviamo che la qualità del seme maschile risulta spesso compromessa anche in età giovanile.  Le cause sono soprattutto i fattori ambientali (inquinamento), la sedentarietà, la non corretta alimentazione ed anche il sovrappeso e l’obesità sono fattori importanti, insieme all’abuso di superalcolici e droghe leggere.

Esistono delle specificità campane rispetto alla fertilità?
Anche in Campania c’è un incremento dell’infertilità. Tre anni fa abbiamo avviato uno screening andrologico campano con visite ai ragazzi maggiorenni dell’ultimo anno delle superiori e degli universitari tra i 18 e i 25 anni e nel 2016 avremo a disposizione una casistica tale da iniziare a divulgare i primi dati. Da un anno abbiamo intensificato la raccolta dati nella cosiddetta ‘Terra dei Fuochi’ e nelle zone limitrofe più a rischio, per capire se c’è una correlazione tra fattori ambientali e infertilità. Lo screening andrologico che stiamo effettuando è utilissimo anche fini preventivi: quando evidenziamo qualche patologia eseguiamo esami di approfondimento (ecografia, esame del seme etc.); ciò risulta utilissimo se consideriamo che con l’abolizione della visita di leva oggi i giovani non  ricevono mai una valutazione andrologica per prevenzione, ma solo in caso di una patologia, al contrario delle donne che fin dai primi cicli si recano dal ginecologo.

La sessualità nei giovani, da qualche decennio è sempre più disinvolta, questa abitudine sociale può incidere sulla salute?
La precocità dei rapporti, soprattutto se praticati con partner diversi, può esporre maggiormente al rischio di infezioni sessualmente trasmesse che, se sottovalutate, a lungo andare possono indurre un danno permanente alla fertilità.

L’ambulatorio Transgender, tra tutti è quello più innovativo…
E’ più corretto parlare di un ambulatorio dedicato alla disforia di genere. In realtà al Policlinico già ci occupavamo di questi soggetti, ma l’innovatività dell’ambulatorio sta nell’equipe integrata psicologo-endocrinologo-urologo. Il primo passo nel percorso clinico dei soggetti con disforia di genere è proprio quello di individuare, con il supporto degli psicologi, se si tratta effettivamente di tale condizione. Una volta accertata, è possibile iniziare l’opera di progressiva modifica ‘corporea’ attraverso la terapia ormonale, di competenza endocrinologica, ovvero di area medica. Oltre la terapia ormonale, se il soggetto decide di completare l’iter attraverso la riassegnazione del sesso, la parte chirurgica viene presa in carico dal Centro urologico del Policlinico diretto dal Prof. Vincenzo Mirone e dal Prof. Ciro Imbimbo.

Interessante anche l’ambulatorio dedicato alla sessuologia…
Anche qui vediamo la collaborazione tra medici e sessuologi. I problemi sessuali nell’attuale società sono sicuramente aumentati a causa dei ritmi stressanti della vita quotidiana e di difficoltà relazionali, ma è anche da considerare che ciò che prima era tabù oggi viene affrontato. Gli uomini iniziano a raccontare di più le proprie problematiche sessuali. Quelle riferite dagli uomini, spesso giovani, sono: eiaculazione precoce e disfunzione erettile, mentre le donne, soprattutto di mezza età, denunciano l’assenza di desiderio.

Alessandra del Giudice