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venerdì 19 Aprile 2024




La Festa della Musica in silenzio: musicisti e fan senza voce

musica sottomariniIl 21 giugno la Festa della Musica sarà silenziosa. Per protesta. Il Covid-19 e le rigide misure stabilite dal decreto Cura Italia hanno messo in ginocchio i musicisti e le maestranze dello spettacolo e hanno deluso tanti fan che non potranno vedere le star dal vivo.

La Musica fa cultura, educa, emoziona, intrattiene e, se non bastasse, produce economie importanti (il solo comparto Cultura fa il 16% del PIL), dando lavoro a decine di migliaia di persone che oggi, causa Covid, rischiano di restare a casa. “Sappiamo che ci sono delle proposte di emendamento al DL Rilancio che ci riguardano. Chiediamo che la politica non le ignori, adoperandosi al più presto per dare finalmente dignità a tutti coloro i quali lavorano per il bene della Musica”, chiedono i musicisti italiani.

Tantissimi artisti hanno sottoscritto gli hashtag #SenzaMusica (in riferimento alla Festa della Musica del 21 giugno) e #IoLavoroConLaMusica lanciando un appello, attraverso i social, affinché il Parlamento accolga otto emendamenti ad hoc per far ripartire il settore e per tutelare i lavoratori più fragili della filiera.

Queste le richieste salienti:

 Zero tassazione sui contributi a fondo perduto da parte degli Enti Locali agli esercenti attività di impresa e di lavoro autonomo colpiti dall’emergenza. 

Credito d’imposta del 60% per i luoghi di spettacolo dal vivo sulle locazioni anche per i mesi di giugno, luglio agosto e settembre. 

Estensione delle indennità assistenziali previste a causa del Covid-19, a favore dei lavoratori iscritti al fondo pensione e dello spettacolo, anche agli intermittenti del settore spettacolo per i mesi di aprile e maggio.

Estensione della Naspi (indennità mensile di disoccupazione) in tutti i giorni di non chiamata per gli intermittenti. 

Prolungamento delle scadenze dei versamenti relativi ai redditi del lavoro dipendente, addizionali regionali e comunali, IVA, contributi previdenziali e assistenziali e i premi per le assicurazioni obbligatorie al 31 agosto 2020 per i soggetti che producono e distribuiscono e organizzano concerti. 

Esenzione del pagamento della tassa per l’occupazione di suolo pubblico, fino al 31 ottobre 2020, per le manifestazioni culturali autorizzate.

Sostegno pari a 40 milioni di euro destinato alle realtà Extra Fus (Fondo Unico Per Lo Spettacolo), proveniente dai 245 milioni di euro di fondi assegnati dal Decreto Rilancio al settore cultura. 

Cancellazione del progetto ‘Netflix della cultura‘ istituita su iniziativa del ministro Franceschini e conseguente riassegnazione dei 10 milioni di euro ad essa destinati, per compensare i mancati introiti degli spettacoli, che si terranno dall’entrata in vigore della legge sino al 31 dicembre 2020. Infine l’Art Bonus sia esteso anche alle realtà Extra Fus, sia costituite in forma di imprese che in forma di associazioni.

Giangrande

Paradossalmente però oltre a non esserci tutele per i musicisti non ce ne sono neanche per gli appassionati della musica. Infatti l’assegnazione di voucher generici al posto del rimborso per i concerti annullati è un caso unico in Europa.

“In Italia sono stati annullati 1000 concerti di star più o meno conosciute- spiega il giornalista e musicista dei Sottomarini Michelangelo Iossa - tra cui Paul Mac Carthney, Celine Dion, Eric Clapton, Tiziano Ferro, Zucchero. Significa che dietro c’è una filiera di 410 mila persone invisibili, fonici, tecnici, montatori, che lavorano attorno alla macchina dei concerti. Se per la lirica e la prosa alcuni grandi teatri sono riusciti a recuperare per i concerti che radunano migliaia di persone è impossibile riuscire a mantenere le misure.  Il decreto prevedeva che il voucher servisse a finanziare la filiera, basti pensare che il solo Mc Carthney a marzo aveva già venduto 39 mila biglietti. Lo scandalo dei mancati rimborsi  ha aperto il vaso di Pandora. L’Italia è l’unico paese su 7 che avrebbero ospitato Paul Mc Carthney che non ha rimborsato i biglietti del tour di maggio e giugno che avrebbe fatto tappa a Napoli e Lucca. La  restituzione avverrà con voucher dello stesso importo utilizzabile entro 18 mesi per un altro concerto realizzato dalla medesima organizzazione, ma non per lo stesso artista e c’è tempo solo entro il 17 giugno per richiederlo. In Germania si ha diritto o al voucher di pari importo o al rimborso integrale. In Inghilterra il biglietto era stato bloccato solo con 50 sterline che potranno essere restituite o utilizzate per il prossimo Festival Glastombury. Solo per fare qualche esempio.

Lo stesso Franceschini ha detto che il voucher può essere usato solo per un concerto dello stesso artista, ma intanto non si sa se e quando Mc Carthney tornerà in Italia”.

Allo scandalo dei voucher è seguita la frase infelice di Conte che ha dichiarato che i musicisti fanno divertire. Molti artisti sono rimasti colpiti dalle sue parole poiché si sono sentiti trattare alla stregua di giullari di corte e non come lavoratori. Roberto Giangrande, storico bassista di Pino Daniele ha scritto sulla sua bacheca facebook:

“In Inglese il verbo «to play» ha un doppio significato («giocare» e «suonare»); ma per me è un LAVORO. Sto nell’ambiente dello spettacolo da oltre 40 anni svolgendo il mio mestiere con impegno, serietà e passione; ma per me è sempre un LAVORO.

Quando sto su un palco o in sala di registrazione svolgo la mia attività spesso divertendomi; ma per me continua ad essere un LAVORO.

Il pubblico viene ai concerti e agli spettacoli per svagarsi, stare bene e (spesso) divertirsi; ma per me resta comunque un LAVORO”.

“Spesso quando dici di essere un musicista le persone ti chiedono “ma come lavoro che fai”? Il nostro scopo è emozionare, commuovere, rallegrare, ma per noi è un lavoro – conclude Iossa, voce, basso e piano dei mitici Sottomarini, più longeva Beatles band -.

Al momento è complicato organizzare concerti all’aperto perché le normative sono molto stringenti: le persone devono avere un quadrato di 2 metri di vuoto intorno a se e l’organizzazione deve prevedere dei controllori. Se non si rispetta la normativa ne rispondono sia il pubblico, sia l’organizzazione. Inoltre non si possono distribuire cibo e bibite, quindi si toglie tanto all’esperienza di condivisione.  Il primo vero concerto a Napoli, dopo il lock down, per un pubblico più vasto, di circa 100 persone, sarà quello di Brunello Canessa in Trio a Villa di Donato. Mentre noi Sottomarini, che ci siamo fermati prima per un problema personale di un componente e poi per il lock down, contiamo di riprendere a fare concerti in autunno. Dopo 22 anni e 600 concerti è la prima volta che ci siamo fermati per un anno”.

AdG