Bonus famiglia: ecco come funziona

cover primo pianoPer sostenere le famiglie durante l’emergenza Coronavirus, arriva il bonus famiglia, un contributo che può andare dai 300 ai 500 euro per nucleo familiare, specificamente dedicato ai bambini e ai ragazzi che frequentano la scuola, di ogni ordine e grado, le cui attività sono sospese durante il periodo di quarantena. Il bonus, infatti potrà essere utilizzato “per l’acquisto di attrezzature, strumenti informatici ed altri supporti per l’accesso ai servizi didattici e socio-educativi o per le spese relative a servizi di babysitting”.

Ne parliamo con il commercialista Emanuele Lattanzio: “Questa forma di sostegno è pensata per aiutare le famiglie acquistando tutto ciò che serve al bambino e al ragazzo, in questo momento di sospensione delle attività scolastiche, per accedere alla didattica a distanza. L’importo massimo erogato è di € 500,00 per nucleo familiare a prescindere dal numero di figli e non è cumulabile con altre misure emanate a livello nazionale per medesime finalità, ad esempio, servizio babysitting”.

Come e quando presentare la domanda

La domanda potrà essere presentata dalle famiglie con almeno un figlio di età inferiore ai 15 anni, iscritto a un servizio educativo o a una scuola di ogni ordine e grado della Regione Campania solo ed esclusivamente attraverso l’apposita piattaforma https://conlefamiglie.regione.campania.it,

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dal 27 aprile al 7 maggio 2020. Il bonus avrà un valore di € 500,00 per nucleo familiare con ISEE fino a € 20mila; € 300,00 per nucleo familiare con ISEE fino a € 35mila. La presentazione delle domande di sostegno economico dovranno essere effettuate, a pena di esclusione ed inammissibilità della domanda, da uno dei genitori o da chi ne ha la potestà, utilizzando esclusivamente l’apposita piattaforma (https://conlefamiglie.regione.campania.it) e dovranno essere allegati un valido documento di riconoscimento del richiedente e una certificazione ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) in corso di validità. Nel caso di genitori non coniugati e non conviventi, la certificazione ISEE deve essere presentata dal genitore/tutore che presenta la domanda da cui si evincono i dati del minore.

“Si può presentare domanda dalle ore 9 del 27 aprile alla mezzanotte del 7 maggio – spiega Lattanzio - e  difficilmente ci saranno proroghe, perché, in genere, queste misure sono pensate sull’oggi, sull’onda dell’emergenza. Saranno ammesse domande fino all’esaurimento dei fondi disponibili, che dovrebbero ammontare complessivamente a € 14milioni per la Regione Campania. La graduatoria, a parità di valore del modello ISEE, premierà i nuclei familiari con maggior numero di figli e/o con figli più piccoli a carico”.

Ecco il link per leggere il decreto regionale: http://www.regione.campania.it/assets/documents/dd-n-198-del-17-04-2020.pdf 

Come fare l’ISEE

“Caf e patronati dovrebbero garantire almeno a distanza e per via telematica l’erogazione dei servizi (almeno in certi orari) e dunque disponibili, soprattutto in questa fase a rispondere alle domande dei cittadini, cosi come i nostri studi professionali continuano ad esercitare”, rassicura il commercialista. Quindi, niente paura: Caf e patronati sono disponibili e possono essere contattati dai cittadini per eventuali domande e per l’invio della documentazione necessaria alla compilazione del modello ISEE.

Qui un primo elenco dei Caf convenzionati con il Comune di Napoli

In alternativa, si può far da sé, compilando la Dichiarazione Unica Sostitutiva attraverso il sito Inps. 

I documenti che servono per l’ISEE (in breve):

  • Documento identità del dichiarante
  • Stato di famiglia e codici fiscali di tutti i componenti del nucleo familiare
  • Certificazione redditi e patrimoni al 31/12/2018
  • Estratti conto e giacenze medie annue
  • In caso di affitto casa: contratto e ultimo canone pagato
  • In caso di mutuo casa: attestazione della quota capitale residua
  • Targa autoveicoli o altri mezzi posseduti dal richiedente

Per maggiori informazioni e specifiche sul modello ISEE 2020, leggi qui

“Queste misure sicuramente servono – conclude Lattanzio – ma devono essere erogate nell’immediato, solo così hanno un senso.  Serve velocità, snellire le procedure e prevedere altre risorse”.

M. N.