I rifugiati accolti nelle famiglie napoletane

I rifugiati accolti nelle famiglie napoletaneIl primo accolto da una famiglia allargata napoletana ha 20 anni, viene dal Benin, ha trascorso il Natale con i nuovi amici sentendosi a casa. Il giovane beninese si è specializzato in sartoria professionale nel suo paese ed è interessato ad apprendere le tecniche di taglio italiane per farne una professione. È una delle esperienze di ospitalità dei rifugiati accolti in casa che si stanno diffondendo tra Napoli e Caserta, rese possibili grazie alla rete di persone Refugee Welcome.

L’accoglienza in famiglia

L’ospitalità in famiglia è il modo migliore per facilitare l’inclusione sociale dei rifugiati nel nostro Paese e per combattere pregiudizi e paure. Può essere, per il rifugiato, un momento decisivo del percorso verso la piena autonomia: vivere con le persone del luogo è il modo migliore per entrare a far parte di una comunità e conoscere più velocemente il contesto sociale e culturale del Paese ospitante. Il rifugiato potrà creare più facilmente una rete di rapporti sociali, migliorare la conoscenza della lingua, riattivare risorse umane e professionali, investire in un proprio progetto di vita: riprendere a studiare, trovare un lavoro, frequentare un corso di formazione professionale.

“Accogliere in casa lo straniero è sempre stato un elemento sacro nella cultura mediterranea – commenta Omar Abdul Rahman Omar, cooperativa sociale LESS– per cui l’iniziativa dell’accoglienza in famiglia promossa da Refugees Welcome ha un sapore sia antico che innovativo. Antico perché si colloca sulla scia dei nostri antenati, innovativo perché offre un nuovo modello agli attuali sistemi di accoglienza, spingendo sempre di più verso il modello dell’accoglienza diffusa”.

“L’accoglienza in famiglia permette ai rifugiati di essere attori protagonisti della propria vita e del territorio che li accoglie, dando la possibilità di uno scambio culturale alla pari con la famiglia che accoglie rende il processo di interazione una prassi virtuosa – continua Marika Visconti, LESS – in tal modo si supera il modello di accogliere i rifugiati in grandi strutture con centinaia di persone, annullando di fatto la loro personalità e rendendoli solo recettori passivi di servizi”.

“Il nostro progetto per ora non guarda ai grandi numeri, in quanto il fenomeno dell’accoglienza in famiglia copre una nicchia, ma è una grande sfida perché intende proporre un modello di accoglienza che coinvolge il cittadino in prima persona dando prova di una solidarietà praticata, non solo declamata – spiega Massimo Angrisano, coordinatore Refugee Welcome area Napoli e Caserta – la sfida inoltre è anche esperienziale, poiché permette di conoscere l’altro abbattendo ogni forma di pregiudizio”. 

Refugee Welcome Italia

Refugee Welcome Italia Onlus è un’associazione apartitica, costituita l’11 dicembre 2015, fa parte del network europeo Refugees Welcome International, fondato a Berlino nel 2014 e ora attivo in 15 Paesi. Nasce grazie all’impegno e alla dedizione di un gruppo di professionisti con competenze multidisciplinari e una solida esperienza nel campo delle politiche dell’accoglienza e dell’inclusione sociale: project manager, operatori sociali, psicologi, legali, ricercatori sociali, esperti di comunicazione e raccolta fondi, giornalisti, fotografi.

L’incontro per chi voglia saperne di più

Sabato 29 febbraio, dalle 10.30 alle 14, nella sede di LESS Onlus in via Fiumicello a Loreto, 7, si terrà una giornata di formazione, gratuita, con Refugees Welcome Italia - Napoli rivolta alla cittadinanza, a tutti coloro che ne vogliono sapere di più sull'accoglienza in famiglia o per chi voglia fornire la propria disponibilità a sostenere la persona titolare di protezione internazionale per almeno 6 mesi nel suo percorso verso l’autonomia (coppie con o senza figli, singoli cittadini, coinquilini e pensionati).

Info e iscrizioni: Carolina Castellano / napoli@refugees-welcome.it

Maggiori informazioni su

www.lessimpresasociale.it