Cappella Sansevero accessibile ai ragazzi autistici

Cappella SanseveroQuando il principe Raimondo di Sangro nel ‘700 realizzò Cappella Sansevero - oggi il monumento più visitato dai turisti in città - si pose subito il problema di un linguaggio universale comprensibile a tutti e ne concluse che dovesse passare per un percorso percettivo, non cognitivo. Ora quella idea, e quel sogno, che accompagnò l’immaginario del principe di Sansevero diventa realtà grazie al progetto di inclusione sociale “Sansevero in blu” che coinvolge il Museo, in cui è custodito il noto Cristo Velato, in attività dedicate ai bambini e ai ragazzi con disturbo dello spettro autistico, nato in collaborazione con la cooperativa sociale Il Tulipano, impegnata da anni a fianco dei ragazzi con “bisogni speciali” e delle loro famiglie.

Il tour nel museo per tutte le esigenze attraverso l’agenda visiva 

AgendaVisiva SanseveroInBlu feb2020Presentato oggi a Cappella Sansevero, “Sansevero in blu” si rivolge a ragazzi dagli 8 ai 18 anni e nasce da una co-progettazione che ha coinvolto dal mese di luglio 2019 le associazioni, le famiglie e il mondo della ricerca: dopo un primo periodo di studio, osservazione, formazione del personale e, infine, visite pilota organizzate con i destinatari del percorso, si è giunti ad elaborare un tour studiato e calibrato sulle loro esigenze.

“Abbiamo collaborato già con il Parco archeologico di Paestum, progettando diverse iniziative finalizzate all’accoglienza e all’accessibilità del patrimonio artistico a persone con bisogni speciali – spiega Giovanni Minucci, coordinatore della coop Il Tulipano - Non è il ragazzo che si deve adattare ma è l'ambiente che si adatta a lui, la visita lo coinvolge appieno diventando per lui una esperienza completa, non solo didattica”.

La fruizione del monumento, all’interno del progetto, avviene mediante l’agenda visiva, ovvero uno strumento cartaceo che aiuta i ragazzi con autismo, sia ad alto funzionamento sia a basso funzionamento, a vivere il museo come momento di piacere e di inclusione: grazie a uno speciale quaderno, loro stessi diventano protagonisti di una narrazione in cui potranno tradurre e condividere ogni momento della visita attraverso il linguaggio immediato delle emoticon. Ogni visita vedrà la partecipazione di 5 persone massimo e avrà una durata di 40 minuti, perché l’esperienza sia il più agevolata possibile.

Minucci annuncia che prossimamente questo tipo di percorso sarà fruibile anche al Museo

Madre e a quello di Capodimonte, con cui ci sono già in programma degli incontri. “Il nostro sogno – spiega – è che l’agenda diventi uno strumento di inserimento lavorativo, ad oggi vi collaborano due ragazzi autistici ad alto funzionamento”.

Un museo sempre più accessibile anche ai non vedenti e ai sordi

3 visiteSanseveroInBLu “Sansevero in blu” si colloca in continuità con altri due progetti che il Museo ha già intrapreso in direzione di una fruizione il più possibile inclusiva ed accessibile. La prima ha riguardato, nel 2018, i non vedenti che hanno potuto visitare con le mani il Cristo Velato e le due statue poste ai lati, il Disinganno e la Pudicizia. “Ma si è trattato di esperienze sporadiche – racconta Maria Alessandra Masucci, consigliera di amministrazione e responsabile progetti sociali e di accessibilità del Museo Cappella San Severo – mentre quello che è diventato un nostro servizio stabile è la visita del museo nel Linguaggio italiano dei Segni”. La seconda esperienza, diventata oramai consuetudine, è “Sansevero in LiS, dedicata ai sordi, guidati alla scoperta delle opere e dell’architettura della cappella attraverso guide LiS preparate ad hoc, formate dallo stesso Museo.

“Con progetti come questo, il Museo intende contribuire alla costruzione di una rete territoriale autism friendly e alla realizzazione di un museo come spazio culturale aperto a tutti in grado di offrire al pubblico opportunità di coinvolgimento in esperienze differenziate”, sottolinea la Masucci.

Le visite illustrate in LiS vengono calendarizzate una volta al mese su prenotazione (che avviene direttamente all’Ente Nazionale Sordi a prenotazioni.ensnapoli@gmail.com; 081260941), mentre le visite dedicate ai ragazzi autistici vanno sempre prenotate ma senza un calendario fisso, in base alle richieste (attraverso la coop Il Tulipano: sanseveroinblu@iltulipanocoop.org; 0818293434; 3891312180).

Il tour più adeguato verrà valutato in base a un particolare questionario realizzato con l’équipe del Dipartimento di Neuropsichiatria Infantile della Federico II.

L’iniziativa si avvale del contributo scientifico dei Dipartimenti di Scienze mediche traslazionali e Architettura della Federico II, oltre a quello di Sciente motorie e del benessere della Parthenope.

Visite SanseveroinBLU 1Per i sordi, come per tutte le persone disabili, e anche per i ragazzi autistici, la visita è gratis, mentre gli accompagnatori pagheranno il normale biglietto di ingresso al museo.

I prossimi appuntamenti di “Sansevero LiS”:

19 febbraio (ore 16); 8 marzo (ore 16), 9 aprile (ore 16), 27 maggio (ore 9), 21 giugno (ore 10), 1 luglio (ore 10).

Maggiori informazioni su www.museosansevero.it

Maria Nocerino