PANOPTICON: sconfiggere il Grande Fratello con i colori

Partiti i laboratori del XV Carnevale di Montesanto

Panopticon

Sono 15 anni che le reti di cittadinanza di Montesanto-Tarsia-Ventaglieri organizzano il Carnevale di Montesanto. Momento culminante di un mese di laboratori creativi realizzati insieme da grandi e piccini per fare con le mani, lontano dalla realtà virtuale da cui i bambini stanno diventando dipendenti. Ed è proprio il “Panopticon 2.0”, metafora del Grande Fratello sotto forma di schermo nero che controlla menti e cuori, il tema di quest’anno.

Il Carnevale a Montesanto è parte della rete dei Carnevali Sociali Napoletani che ogni anno riempie le strade della città di laboratori, colori, carri. La parata in maschera del martedì grasso (che quest’anno cade il 25 febbraio) pomeriggio che parte dal Parco Sociale Ventaglieri per attraversare le strade del quartiere e del Centro Storico giungerà fino a piazza del Gesù, dove incontrerà gli altri due Carnevali del Centro Storico e dei Quartieri Spagnoli e in un clima di musica festa e allegria si farà un grande falò. La processione non è che la grande festa finale di un percorso che promuove l’incontro, il confronto, la cooperazione, la conoscenza, l’affezione tra persone e gruppi in un’atmosfera di accoglienza e laboriosità, con lo scopo di creare occasioni di crescita e autoeducazione della comunità. I Carnevali sono sempre stati organizzati, nei mesi che precedono la sfilata, attraverso laboratori aperti nei diversi punti del quartiere che vedono la partecipazione di grandi e bambini di diverse estrazioni sociali. Quest’anno ogni sabato da fine gennaio al carnevale a piazzetta Olivella la rete sociale di Montesanto si riunisce armata di cartoncini, colori e pennelli e lavora con i bambini per creare le maschere e i carri che sfileranno. 

Tema di quest’anno, come spiega il professore Sergio Bizzarro, tra gli storici organizzatori della manifestazione, è il Panopticon, mostro malvagio dai mille e più occhi, metà uomo metà macchina che verràra ppresentato nel grande carro di Carnevale. Panopticon o panottico è un carcere ideale progettato nel 1791 dal filosofo e giurista Jeremy Bentham. Il concetto della progettazione è di permettere a un unico sorvegliante di osservare (opticon) tutti (pan) i soggetti di una istituzione carceraria senza permettere a questi di capire se siano in quel momento controllati o no. Il nome si riferisce anche a Argo Panoptes della mitologia Greca: un gigante con un centinaio di occhi considerato perciò un ottimo guardiano. L'idea del panopticon ha avuto una grande risonanza successiva, come metafora di un potere invisibile, ispirando pensatori e filosofi come Michel Foucault, Noam Chomsky, Zygmunt Bauman e lo scrittore britannico George Orwell nel romanzo 1984 in cui inventò il mitico “Grande Fratello”. Il Grande Fratello di oggi è per troppi bambini il cellulare che li distoglie dalla vita reale, materica, dallo giocare all’aria aperta e creare, tutti valori e prassi che i carnevali sociali cercano invece di promuovere attraverso l’incontro e il fare insieme. Ecco che la favola del Panopticon può avere lieto fine solo grazie ad un bambino “diverso” che sceglie di non farsi controllare.

Il malvagio Panopticon dai mille e più occhi si è fatto  nominare con un inganno Capitano Supremo del Governo della Città del Sole.  Questi magnanimamente ha regalato a  ciascun  abitante dei Black Mirror, potentissimi specchi magici,  ognuno dei quali collegato con i mille e più occhi del mostro, e in questo modo riesce a controllare tutto quello che accade nelle case e nelle strade, per essere ben sicuro che  nessuno osi ribellarsi alle sue malvagie decisioni. La Città del Sole è diventata una oscura caverna in cui i tanti schiavi incatenati hanno imparato a pensare che la vera realtà sia quella che vedonoproiettata  sui loro specchi neri. Riuscirà Gennarino, insieme ai bambini della città, a sconfiggere l’infido mostro?

Alessandra del Giudice

I laboratori del Carnevale di Montesanto per la costruzione del carro e delle maschere si tengono:

  • Ogni sabato mattina a Piazzetta Olivella dalle 11.00 alle 15.00
  • Il lunedì alle Scalze (Salita Pontecorvo 65) dalle 18.00 alle 20.00 T’aggio fatto ‘o cuppolon
  • Il Martedì al Damm (Via Avellino a Tarsia) dalle 16.30 alle 18.30

Info: https://www.facebook.com/carnevalemontesanto/. Altri laboratori del Carnevale Sociale del Centro Storico si tengono ai Banchi Nuovi: https://www.facebook.com/events/180013360052675/